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Il Grooming e la crescita del mercato globale della skincare maschile

Con una stima di 376,4 miliardi di dollari nel 2023, il mercato globale che si occupa dei prodotti per la cura personale dell’uomo è oggi più florido che mai.

«L'omo, pe' esse omo, a 'dda puzzà» recitava un vecchio proverbio romano che ad oggi siamo felici di aver completamente dimenticato, anzi possiamo dire sconfitto.

Questo possiamo affermarlo grazie a delle indagini che, in seguito alla pandemia, hanno visto il settore del “grooming” - termine che definisce la cura personale dell'uomo - crescere vertiginosamente. Basti pensare che nel 2022 il mercato globale del grooming è stato valutato 202,6 miliardi di dollari, oggi arrivato a 218,5 miliardi ed entro il 2030 prevede un’espansione CAGR - Compound annual growth rate - dell’8,0% (fonte: Grand View Research).

I sondaggi vedono i prodotti di skincare tra i primi posti, ma sono compresi anche articoli per la cura dei capelli, le tinte colorate, prodotti per la rasatura e gli eventuali accessori. Si presume infatti che il segmento dell'acconciatura dei capelli si espanderà in una crescita annuale più veloce dell'8,8% e secondo un articolo pubblicato dall'Università di Halmstad nel novembre 2019, il 23% degli intervistati ha affermato che l'acconciatura è importante per gli uomini quanto lo è per le donne.

L’atteggiamento verso una mascolinità più curata e attenta è sicuramente cambiato trasformandosi oggi in una vera e propria necessità, questo anche grazie ai nuovi ideali della Gen Z e a molti artisti del panorama musicale, proprio per questo abbiamo visto anche diverse star internazionali lanciare la propria linea di beauty e skincare, come “Le Domaine” il marchio di Brad Pitt.

Ma facciamo prima un piccolo riepilogo per chi non è stato ancora contagiato da questa ondata: perché un uomo dovrebbe perdere tempo dietro queste cose spesso considerate “futili”? Basterebbe innanzitutto cambiare prospettiva, perché in fondo chi potrebbe prendersi cura di noi se non noi stessi? Iniziare semplicemente a considerarlo come un investimento a lungo termine e quando in futuro le rughe saranno meno marcate e le macchie sul viso poco visibili basterà ringraziare la propria tenacia.

Gli step non sono tanti e con un pizzico di costanza si possono riscontrare dei risultati in tempi brevi.

Partiamo con la detersione, che ha il compito di pulire la pelle dal sebo in eccesso e depurare a fondo la cute, si continua applicando una crema viso che corrisponde alle proprie necessità, se per pelli grasse o secche, e si conclude con il contorno occhi per lottare contro le temute “zampe di gallina”. Se proprio vogliamo essere generosi, ogni due settimane possiamo concederci una maschera viso così da rivitalizzare la pelle.

Prendersi cura della propria pelle non significa certo non invecchiare o avere per sempre la pelle liscia e tirata, bensì avere un aspetto più curato che possa giovare per la propria carriera professionale e personale.

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Elisabetta Cillo