Twist, l’applicazione che dice ai tuoi amici a che ora arriverai (realisticamente)
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Twist, l’applicazione che dice ai tuoi amici a che ora arriverai (realisticamente)

Un app per eterni ritardatari che permette di inviare ai propri contatti un sms (o un'email) con i tempi stimati di arrivo

I miei amici non perdono occasione di ricordarmi quanto sia ormai diventato inaffidabile con gli appuntamenti. Il problema – mi dicono - è che ho sempre troppe cose da fare, che vivo in una grande città e che il teletrasporto, ahimé, non l’hanno ancora inventato. Ma soprattutto che sono sempre troppo ottimista nelle previsioni sui miei tempi d'arrivo.

Ad alcuni di loro, forse, farà piacere sapere che qualcuno ha avuto la brillante idea di lanciare un’applicazione grazie alla quale potranno sapere – e in modo pressoché scientifico - a che ora e a che minuto mi presenterò a un incontro. Si chiama Twist ed è una sorta di mash-up fra Glympse e Google Maps.

Funziona così: si imposta un twist, ovvero una destinazione, e si attende che l’applicazione definisca una “rotta” (via auto, mezzi pubblici o a piedi) con l’indicazione del tempo di arrivo stimato. Poi si condivide il tutto con gli amici che, tramite email o sms, verranno informati sull’orario di partenza e di arrivo. Chi riceve un twist, naturalmente, può richiedere un aggiornamento in tempo reale sulla posizione del contatto ed essere informato nel caso un imprevisto (una coda, ad esempio ) aumenti i tempi di percorrenza.

Com’è facile intuire, il meccanismo di Twist si basa sulle funzionalità Gps e sul collegamento a Internet always-on, due peculiarità che ormai consentono ai telefonini di ultima generazione di seguire l’utente in tutti i suoi spostamenti. Chi ha sviluppato l’applicazione, già disponibile negli Stati Uniti per iPhone e dispositivi motorizzati iOS, assicura che il consumo della batteria può mantenersi su livelli accettabili giacché il servizio sfrutta una serie di algoritmi proprietari progettati proprio per minimizzare il drenaggio della batteria (solitamente piuttosto corposo per questo genere di servizi di geolocalizzazione).

Twist, in ogni caso, ha ancora molti punti deboli da limare: non funziona negli ambienti sotterranei (il che è un po’ un guaio per chi è solito spostarsi in metropolitana) ed è affidabile solo nel momento in cui chi parte imposta in anticipo (e correttamente) la propria rotta. Il rischio, insomma, è che per risolvere un problema finisca per crearne uno nuovo.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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