Torino Jazz Festival 2016 celebra la Liberazione con Pulse!
Musica

Torino Jazz Festival 2016 celebra la Liberazione con Pulse!

Il progetto di Max Casacci (Subsonica) coinvolge Enrico Rava, Flavio Boltro, Petra Magoni ed Ensi

Una Torino soleggiata e presa d'assalto dai turisti, con un tasso di occupazione delle stanze d'albergo del 95%, si prepara stasera a festeggiare a Piazza Castello(h 21.30) la Liberazione con una prima assoluta realizzata per il Torino Jazz Festival, il progetto Pulse!Jazz and the City.

Ideato da Max Casacci, fondatore dei Subsonica nel 1996, Daniele Mana ed Emanuele Cisi, Pulse! ha l'ambizioso obiettivo di rendere omaggio alla città di Torino partendo dai suoi rumori, come il traffico, le campane, gli ingranaggi delle fabbriche, i segnali acustici dei mezzi pubblici, le voci degli stadi, i fiumi, le fontane e i mercati. Rumori trasformati poi in musica, grazie ai moderni software musicali, e contrappuntati dagli interventi di prestigiosi jazzisti torinesi come Enrico Rava, Flavio Boltro, Gianluca Petrella, Furio Di Castri ed Enzo Zirilli. La voce limpida e senza confini di Petra Magoni e il rap torrenziale e consapevole di Ensi renderanno ancora più suggestivo lo show.

"L'incrocio tra elettronica , jazz e l'hip hop è in questo momento una delle tendenze musicali più all'avanguardia -sottolinea Max Casacci- E la rapidità con la quale, oggi, una tendenza si può trasformare in consumo culturale più diffuso, è sotto gli occhi di tutti".

"Come dei saldatori che usano lenti protettive quando usano la fiamma ossidrica -spiega Emanuele Cisi-così noi guarderemo ai suoni della città attraverso i filtri e le sfumature cromatiche dei linguaggi musicali più attuali".

“Abbiamo pensato che i campionamenti della città -aggiunge Daniele Mana- potessero essere la base per un racconto più suonato e l'occasione del Torino Jazz Festival ci è parsa unica dal punto di vista artistico e narrativo."

Nei mesi di gennaio e febbraio sono stati registrati i suoni della città e, nello studio di Casacci in zona Vanchiglia, lui e Daniele Mana hanno plasmato i suoni registrati per creare l’impianto elettronico sul quale sul quale Emanuele Cisi ha lavorato per innestare il proprio suono e quello degli altri jazzisti. Nello studio di Vanchiglia sono arrivati ottoni, archi e voci e, per la terza fase, quella di scrittura e composizione dei brani, l’obiettivo del progetto Pulse! è stato di raccontare la città attraverso suoni reali reinterpretati, rielaborati e impreziositi.

Terminata la terza fase il progetto ha due importanti strade da percorre in parallelo: la produzione di un album e il live di stasera per il Torino Jazz Festival.  Un concerto da non perdere.

Ufficio stampa
Ferruccio Spinetti e Petra Magoni

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Gabriele Antonucci