X Factor 8. Emma e Leiner: "Che soddisfazione cantare l'inedito"
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X Factor 8. Emma e Leiner: "Che soddisfazione cantare l'inedito"

I pronistici della vittoria e i momenti più belli vissuti nel talent di Sky Uno

Il boato del Forum di Assago, la certezza di vivere un’esperienza di quelle che capitano una volta nelle vita, l’emozione di poter dire “io c’ero”. Il percorso di Emma e LeinerX Factor si è interrotto ad un passo dalla finale, lasciando interdetti moltissimi addetti ai lavori e tanti telespettatori: tra i talenti in gara quest’anno, la cantante scozzese e il performer veneto meritavano di arrivare dritti all’ultima puntata. Invece, per una combinazione di fattori – tra cui le strategie dei giudici e la presentazione degli inediti – il loro percorso si è interrotto ad un soffio dalla possibilità di vincere il contratto discografico. Ecco cos'hanno raccontato a La finale .

Ragazzi, avete metabolizzato la delusione per essere stati eliminati ad un passo dalla finale?

Leiner. Sono sincero, non l’ho presa poi così male. Certo, giocarmi la possibilità di vincere non sarebbe stata una cosa negativa ma il mio obiettivo era riuscire a presentare almeno l’inedito. Poi all’interno del programma ci sono molte persone valide e penso che sarà una sfida finale di qualità.

Emma. Anch’io non ho preso così male l’eliminazione. Certo, sarebbe stato bello arrivare in finale, ma non ero così sicura di voler vincere. In questo percorso ho imparato molte cose e sicuramente esco a testa alta...non ho fatto così schifo, ecco. Ora vorrei fare un percorso fedele a me, che mi assomigli.

Siete soddisfatti degli inediti?

E. Molto, non mi aspettavo di poter far sentire la mia voce e di poter dire la mia in un ambiente così. Invece l'inedito mi ha dato la possibilità di dare un’impronta personale al testo. E ancora prima Mika e Rossana Casale hanno fatto un lavoro tecnico pazzesco con me: io non avevo mai studiato canto e in questi mesi invece ho imparato ad usare il mio strumento.

L. Per quanto potesse essere bello o brutto, il messaggio che l’inedito sia opera nostra, la nostra essenza, è stata una cosa importante. Mi è bastato dire "l'ho fatto io". Nessuno forse si aspettava che avrei cantante in italiano invece l’ho fatto e mi è piaciuto. Canto in inglese da quando sono adolescente...

E. Anche a me sarebbe piaciuto cantare l’inedito in italiano, sai Leiner? 

Che rapporto avete avuto con i vostri giudici?

L. C'è stato solo una volta in cui ho maledetto Fedez. Ma poi ho capito che aveva ragione anche ad assegnarmi brani che non consideravo adatti a me. Ho capito anche che non bisogna mai andare contro i giudici: bisogna sempre assecondare le loro decisioni, perché quasi sempre fanno diventare una scelta originale quella che appartenente sembra sbagliata. A me poi piacciono molto le sfide, mi piace essere versatile.

E. Settimana dopo settimana ho vissuto con la paura della conferma, la paura di non fare bene. Avevo bisogno di cercetteze e di amore e ho avuto tutto questo: Mika aveva delle aspettative molto chiare, io avrei voluto che mi dicesse che ero brava e non sempre l’ha fatto ma questo mi ha spinto diventare più forte. Mika non ti dirà mai “sei brava” ma piuttosto “continua a lavorare”: ti sprona a dare sempre il meglio e a non appoggiati sugli allori.

Leiner, c’è stato un momento in cui dai commenti di alcuni giudici sembrava quasi che essere un performer fosse un punto debole. Eppure sei stato paragonato a grandi artisti come Justin Timberlake.

Essere paragonato a grandi performer è una fortuna: io posso sembrare simile ad altri però quando mi esibisco mi sento me stesso. Sono conscio di avere la maturità di un diciassettenne e X Factormi ha aiutato ad crescere: mi sentivo molto più indietro degli altri, all'inizio sul palco avevo la voce tremula da cagarella e psicologicamente ho avuto bisogno di mettermi sotto e lavorare il doppio: Mario e Emma hanno anni di gavetta che io non ho. Ho lavorato tanto perché ci tengo.

Emma, per te invece com'è stato portare avanti in parallelo anche il ruolo di mamma?

Difficile. Ci sono stati momenti in cui mi sono sentita di dover scegliere una cosa piuttosto di un'altra. Di giorno stavo sempre a cantare negli studi o al loft e la sera tornavo a casa: di notte Billy cercava di recuperare il tempo con me e la stanchezza ad un certo pinto ha avuto un impatto forte. I ragazzi mi hanno dato un grande supporto e mi è spiaciuto non condividere con loro le ore della socializzazione. È stato difficile trovare un equilibrio ma la sfida è stata vinta: ora so che posso portare avanti entrambe le cose.

Come prosegue ora il vostro percorso?

L. Innanzitutto siamo liberi, ho di nuovo il cellulare (ride). Ora voglio mettermi subito a lavorare: devo sfruttare questo momento, cogliere ogni occasione. Io sono in terza liceo e devo continuare gli studi però incastrando in parallelo il lavoro sul canto, ballo e musical. Voglio migliorare.

E. Sono cresciuta in un ambiente tosto, in cui non c'era posto per la creatività. Non ho mai avuto la possibilità di studiare e nessuno intorno mi ha mai confermato che avevo qualcosa di speciale...anzi spesso accadeva proprio il contrario. Pensa che volevo andare in Garfagnana e fare la contadina e fino al due mesi fa pensavo di lasciare definitivamente il canto. Ora invece voglio continuare su questa strada, acquisire sicurezza e, come ho già detto, fare un percorso che mi assomigli e che sia fedele ai miei gusti.

Ultimo pronostico dell’ottava edizione: chi volete che vinca?

L. Vorrei vincesse la mia squadra, oppure voterei per Ilaria, per l'essenza della voce. Per ovvietà dico che vincerà Lorenzo Fragola, per bravura invece vorrei Ilaria.

E.Madh per me è il vincitore. Ma mi piace molto anche Ilaria.

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Francesco Canino