Windtre rinnova i suoi negozi, all'insegna del benessere digitale
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Tecnologia

Windtre rinnova i suoi negozi, all'insegna del benessere digitale

Il nuovo progetto chiamato «ReSTORE» vede la collaborazione di POLIMI Graduate School of Management, la business school del Politecnico di Milano.

Windtre trasforma i suoi punti vendita con l’obiettivo di renderli luoghi accoglienti e piacevoli dove conoscere e approfondire i temi legati alla digitalizzazione e all’utilizzo responsabile di Internet.

Il progetto, appena avviato, prende il nome di «ReSTORE» e rappresenta parte integrante di un percorso portato avanti dall’azienda di telecomunicazione, in linea con i principi di innovazione, sostenibilità e attenzione alle persone.

«Con il progetto “ReStore” abbiamo voluto creare un dna comune e un modello di cittadinanza dei nostri addetti che rispecchi i valori di Windtre» sottolinea il Chief Commercial Officer dell’azienda, Maurizio Sedita. «A conferma dell’impegno di vicinanza ai clienti e di responsabilità digitale, abbiamo ripensato il significato dei nostri store, affinché diventino un punto di riferimento per essere informati sui molteplici aspetti della vita online, dalle app più utili alla configurazione degli apparati, dalla sicurezza al benessere personale, il tutto in un’atmosfera completamente rinnovata, studiata per dare alle persone un'esperienza sempre più innovativa grazie al nuovo ruolo che i consulenti di vendita Windtre avranno».

Prosegue Emilio Bellini, direttore scientifico del programma ReStore per POLIMI GSoM e co-founder di LEADIN’LAB, il Laboratorio di Leadership Design and Innovation del Politecnico di Milano: «”Permacrisi” è stata definita la parola dell’anno 2022. Il progetto “ReStore” ha affrontato una sfida decisiva per i leader dell’innovazione in questo periodo di “permacrisi” degli operatori retail: come coniugare l’adozione di strumenti digitali avanzati, la trasformazione del retail e l’arricchimento della esperienza di chi vive negli store. Il risultato è stato all’altezza delle ambizioni».

Punti cardine del nuovo modello sono le cosiddette “vitamine”, una metafora che spiega il passaggio degli addetti dall’essere problem solver a “Personal Digital Trainer” che offrono, quindi, non più “medicine” per un problema temporaneo, ma “vitamine” utili a mantenere e preservare il benessere digitale dei clienti, all’insegna dell’ispirazione, della vicinanza e della lealtà. Grazie a un percorso di formazione specifico, gli addetti non offriranno più solo soluzioni commerciali o assistenza tecnica, ma saranno dei “Personal Digital Trainer” che inviteranno i clienti a sperimentare le nuove tecnologie offrendo un supporto continuativo nel tempo e ponendosi come una guida nel mondo digitale.

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Mariella Baroli