Ripartiamo da Brindisi
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Ripartiamo da Brindisi

Dopo la sconfitta a Siena, Pietro vuole il riscatto e punta a manterenere l'imbattibilità in casa

Ciao ragazzi,

come va? Purtroppo per noi la partita di Siena non è andata bene: si è chiusa con una sconfitta di misura. Eravamo ancora in vantaggio a pochi minuti dalla fine, ma poi si è messo in evidenza Matt Janning, autore di una prestazione eccezionale, che ha realizzato i canestri decisivi per far conquistare alla Montepaschi questa gara molto importante.

Noi abbiamo pagato un’insolita imprecisione nel tiro da 3 (4 bombe segnate su 20 per noi sono davvero poche) e qualche errore di troppo in contropiede anche in situazioni tutto sommato semplici. Peccato, perché abbiamo dimostrato di poter competere alla pari su un campo tutt’altro che facile come quello di Siena anche senza i nostri due lunghi, Cusin e Marconato, che erano out per due fastidiosi infortuni.

La nota lieta è stata i l’esordio, assolutamente positivo, di Curtis in Serie A, un ragazzo di 17 anni delle giovanili. È  stato bravissimo perché si è fatto trovare pronto a partire in quintetto e non ha avuto paura di prendere due tiri che, per inciso, ha anche segnato.

Mi ha fatto tornare in mente l’emozione del mio esordio in Serie A con la maglia dell’Olimpia Milano. Era la prima partita della stagione 2007-2008 e affrontavamo in casa la Eldo Napoli di coach Piero Bucchi. Ricordo che vincemmo, ma io non riuscii a segnare nemmeno un canestro, anzi, a dire la verità, non tirai nemmeno.

Insomma Curtis è stato più bravo di me anche se io ero sicuramente più esperto dato che provenivo da un campionato di Legadue, giocato con parecchie responsabilità a Imola, dove ero stato nominato miglior giovane della stagione.

Tra l’altro, se non mi sbaglio, proprio in quella partita ha fatto il suo esordio in serie A anche Stefano Gentile, mio compagno all’epoca così come oggi. Insomma un amarcord niente male...

A proposito di amarcord: mio compagno sempre quell’anno a Milano era il Bullo che quest’anno è in forza proprio all’Enel anche se purtroppo è incappato in un brutto infortunio che lo terrà fuori per un po’. Approfitto di queste righe per fargli il mio bocca in lupo e augurargli un pronto rientro in campo. Tornando al presente, domenica ci attende un’altra gara importantissima in casa contro Brindisi che è seconda in classifica con soli 2 punti di vantaggio su di noi.

Inutile dire che dobbiamo vincere per riscattarci subito, continuare la nostra corsa per le prime posizioni e, già che ci siamo, mantenere la nostra imbattibilità domestica in Campionato. Il supporto del nostro pubblico è fondamentale e sono certo che con il suo aiuto butteremo in campo il 110 per cento per sconfiggere Brindisi, che è la vera e propria squadra rivelazione e ha un quintetto di incredibile talento.

Dimenticavo: la partita di domenica è in diretta su Rai Sport: mi raccomando, seguiteci tutti e fate il tifo per noi!

Un caro saluto

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Pietro Aradori

Sono nato a Brescia il 9 dicembre 1988. Da bambino ho iniziato a giocare a pallacanestro, ma anche a calcio, sci e nuoto. Poi, forse sotto l'influsso di papà - che nel 1975 ha fondato il Team 75 Lograto, società di basket tuttora in attività - mi sono dedicato completamente alla palla a spicchi. Sono diventato professionista nel 2006, a Imola, in Legadue, e l'anno successivo ho vestito la maglia dell'Olimpia Milano, in Serie A1. Dopo una breve parentesi a Roma, mi sono trasferito a Biella e poi a Siena: con il club toscano ho conquistato due scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe. Dal 2012 gioco nella Pallacanestro Cantù con cui ho vinto una Supercoppa; ricopro i ruoli di guardia e ala piccola anche nella Nazionale.

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