Le 12 domande (con risposta) rivolte a Moratti
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Le 12 domande (con risposta) rivolte a Moratti

Inter fuori dall'Europa dopo 14 anni. Gestione della società, mercato, medici: ecco cosa i tifosi hanno chiesto di chiarire al presidente - le 15 sconfitte dell'Inter - tutti gli infortuni -

Nella notte da record dell'Inter, giunta alla 15° sconfitta stagionale in campionato come non avveniva dal 1946-47 e fuori dall'Europa per la prima volta dopo 14 anni, la lenzuolata di domande che i tifosi hanno rivolto direttamente a Moratti rappresenta un sistema innovativo di contestazione. "Civilissima, hanno ragione. Anch'io da tifoso li avrei esposti" ha fatto sapere il presidente a fine partita: "Non so cosa rispondere. Vero è che dobbiamo essere più forti dal punto di vista societario".

Parole sibilline e non le prime di questa tormentata primavera. Lasciano intendere la possibilità di un restyling societario che viene a tratti immaginato coinvolgere lo staffi medico, a volte quello responsabile del mercato. In ogni caso, apertamente o nel chiuso della sede, Moratti sarà chiamato a dare risposte alle 12 domande che i tifosi chi hanno posto e che spesso vanno al cuore della crisi gestionale dell'Inter.

1) Secondo lei perché tutto lo stadio ha applaudito i recenti striscioni della Curva riguardanti la società?

Erano quelli dedicati a Branca e Fassone. Obiettivi facili facili perché ritenuti colpevoli della campagna acquisti (Branca) e di essere stati troppo juventini (Fassone). Però Moratti li difende ancora consapevole che il primo lavora con budget e direttive al risparmio e il secondo è un professionista attivo sul fronte marketing e stadio.

2) Perché sono stati messi in discussione gli stessi medici con cui abbiamo vinto il Triplete?

Forse perché, a differenza di quanto accaduto con Mourinho, Stramaccioni non ha avuto la personalità per imporsi all'interno del gruppo di lavoro. Il portoghese si scontrava con Combi e alla fine i giocatori, anche acciaccati recuperavano sempre (ricordate Sneijder?). Quest'anno area tecnica e area medica sono parse slegate. Anche Mancini aveva avuto di che lamentarsi.

3) Perché il progetto di svecchiare la squadra comporta la vendita dei giovani già presenti in rosa o provenienti dalla Primavera?

Il riferimento è a Balotelli, Destro e, nell'ultima sessione di gennaio, Livaja. Evidenti controsensi. Però questa politica ha consentito a Moratti di mettere a bilancio ogni anno importanti plusvalenze. Una delle poche voci positive in una gestione economica deficitaria.

4) Che senso ha svendere sempre i nostri giocatori?

Accusa ingenerosa. Accade a tutti. Pensate alla Juventus che ha pagato lo stipendio di Iaquinta e Amauri fino all'ultimo centesimo. Quando i salari sono così alti c'è solo la strada della cessione in saldo. Non vale solo per l'Inter.

5) 2010-2013. Dal tetto del mondo si è crollati alla situazione attuale. La causa è da attribuire tutta a giocatori e allenatori di questo periodo?

Certamente no. La causa è anche nella necessità di Moratti di cominciare da subito a inseguire una maggiore sostenibilità economica nella gestione del club. Il Triplete è stato preceduto da tre bilanci con un passivo complessivo da -510 milioni di euro. Insostenibile anche considerati i problemi della Saras. Gli errori ci sono stati (Gasperini), ma molto discende dal cambio di politica.

6) Come mai la società è sempre passiva di fronte ad ogni attacco mediatico?

Problema storico dell'Inter. Irrisolto. A maggior ragione oggi. Società orfana di Mourinho, ma anche Mancini aveva lavorato bene da questo punto di vista. Moratti proverà a mettere una pezza.

7) Non servirebbe un uomo forte capace di gestire tutte le situazioni societarie e mettere la faccia a difesa della società?

Cioè, non si potrebbe assumere direttamente Galliani? Fuor di scherzo è, forse, il ruolo che Moratti affiderebbe volentieri a Leonardo. Non al posto di Branca ma sopra Branca e Ausilio e con poteri pieni anche a livello di immagine. Certo, servono soldi e progetti per riportarlo a Milano.

8) Perché non è mai stato spiegato il motivo dell'allontanamento di Oriali dalla dirigenza?

Questioni personali con Branca. I due protagonisti lo hanno più o meno spiegato.

9) Perché si dice che l'Inter sia una grande famiglia quando è l'esatto opposto? Non si è accorto che tutti pensano a se stessi e alla propria poltrona?

Certo che Moratti se n'è accorto e infatti per la prima volta ha pubblicamente messo in discussione alcuni ruoli che sembravano intoccabili nella società. Il rinnovamento anche al di fuori del campo è iniziato da un anno ed è destinato a proseguire. Non esistono intoccabili.

10) Come si fa a permettere che la seconda maglia dell'Inter sia rossa se si è interisti?

Come si fa a non capire che le ragioni del marketing sono superiori a tutto? Ai tifosi tra l'altro è piaciuta ed è stata venduta bene. Quindi scelta (di Moratti in persona) indovinata.

11) Si diceva che il suo sogno era la Champions come suo padre... ora si dice che l'altro desiderio sia lo stadio nuovo... Va bene, ma l'Inter?

Lo stadio nuovo è il regalo più bello che Moratti può fare all'Inter. E' un atto d'amore e non un distacco. E' programmazione e non disinteresse. Su questo i tifosi sbagliano.

12) Perché chi va via dall'Inter parla sempre bene di lei e male dell'Inter?

Perché Moratti è un padre-padrone ed un signore a livello di stile. Difficile quindi che qualcuno abbia scontri diretti con lui (anche se qualche eccezione c'è e basta ascoltare Gasperini e Benitez), mentre spesso i suoi dirigenti fanno la parte dei poliziotti cattivi.

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