Vince sempre il Barcellona (ma che spettacolo la Supercoppa alla spagnola)
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Vince sempre il Barcellona (ma che spettacolo la Supercoppa alla spagnola)

Messi trascina i catalani al quarto trofeo stagionale. Il Siviglia rimonta da 1-4 a 4-4 prima di cedere alla rete di Pedro in una notte magica

C'è stato un momento in cui in tanti hanno sperato che non finisse mai. Troppo bello lo spettacolo della Supercoppa europea alla spagnola, con Barcellona e Siviglia a darsele di santa ragione sul prato perfetto di Tbilisi e il resto del mondo a guardare con un pizzico di invidia lo show 'Made in Liga'. Una notte magica, con le punizioni perfette pennellate da Banega e Messi (che mai in carriera ne aveva segnate due nella stessa gara), la freddezza di Suarez, il coraggio di Emery e le amnesie di Luis Enrique. Un romanzo che il resto d'Europa si è bevuto tutto d'un fiato in una calda serata d'estate fino ad arrivare al capitolo conclusivo che, come spesso accade, è stato anche il più carico di significati: il Barcellona ha vinto grazie a Pedro che, quasi certamente, se ne andrà per sposare il Manchester United di Van Gaal e che senza gli orecchioni di Neymar sarebbe già stato in Inghilterra. Meraviglioso.

C'è stato un momento in cui noi italiani ci siamo sentiti piccoli piccoli davanti allo spettacolo di Tbilisi. E' stato quando ci sono tornate in mente le immagini sgangherate di Shanghai e non solo per l'abisso tecnico nella produzione tv, visto che gli standard italici non sono certo quelli cinesi. No. Il problema è stato che Barcellona e Siviglia giocavano uno sport differente rispetto a Juventus e Lazio; questione di ritmo, tecnica, fantasia e voglia di provarci. Di qui lo spettacolo puro del calcio, di là un lento e triste passeggio prima che il numero del singolo spezzasse l'equilibrio. Certo, a Tbilisi ci sono state condizioni meteo che a Shanghai si sognavano, però la sensazione di straniamento è stata forte ed è stato difficile rassegnarsi che dopo 120 minuti di tanto splendore fosse tutto finito.

Il campo ha detto che il Barcellona resta inarrivabile per le altre spagnole (Real Madrid escluso). Pe run'ora è stato meraviglioso, poi è uscito Iniesta e si è spenta la luce, forse anche per le scelte di Luis Enrique che ha trasmesso ai suoi la convinzione inconsapevole che sul 4-1 non ci fosse più partita. Errore, visto che il Siviglia ha pazientemente ricucito la tela fino a giocarsela in un supplementare nel quale avrebbe anche meritato la vittoria prima della punizione finale di Pedro. Si è visto Immobile e il suo non è stato un passaggio banale sulla partita, avendo servito l'assist del 4-4. I tifosi del Napoli avranno mandato un pensiero grato a De Laurentiis per aver pensato di portare sotto il Vesuvio Unay Emery, talento della panchina. Poi è arrivato Sarri e andrà bene lo stesso, ma vedere il Siviglia giocarsela fino in fondo contro i numeri uno di tutto è stato uno spettacolo. Bello e, purtroppo, finito.

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Giovanni Capuano