La "malattia del dopo": 10 consigli per superarla
Ecco come vincere la tendenza (a volte patologica) a rinviare impegni e attività, perdendo tempo
"Non adesso, magari dopo". Chissà quante volte sarà capitato di ripeterlo. Così come sarà sicuramente successo almeno una volta nella vita di passare il proprio tempo a navigare "senza meta" su internet, mentre si avrebbero molte cose da sbrigare... Nella realtà! Questa continua (e a volte patologica) tendenza a rinviare gli impegni si chiama "procastinazione" o "malattia del dopo".
Un "problema" che riguarda un po' tutti i Paesi. Basti pensare che solo in Gran Bretagna, secondo The Telegraph, ciascun inglese passa in media 4 ore al giorno a rimandare ciò che invece dovrebbe fare (possibilmente subito). Secondo uno studio, pubblicato dalla società RateSetter, si passano in media 218 minuti di lavoro al giorno a rinviare attività, arrivando a 55 giorni di tempo perso in un anno. Solo tra gli impiegati, i minuti impiegati a non lavorare, magari chiaccherando con i colleghi o sorseggiando un tè, sono ben 43 ogni giorno.
Non sempre si tratta di pigrizia: a volte è solo questione di "cattive abitudini" o di mancanza di organizzazione. Ma come fare a superare la "malattia del dopo"? Nella maggior parte dei casi è sufficiente adottare dei semplici accorgimenti. Eccone dieci.
Questione di priorità
Stabilire delle prioritàThinkstock.itNon appena si sta per procastinare qualcosa, bisogna chiedersi: "Che cosa mi spinge a decidere di fare una determinata cosa per prima?" Se non si conosce la risposta, meglio non farla. In questo modo si eviterà di perdere tempo in un'attività non strettamente urgente, dando priorità a ciò che si deve realmente fare.
Fare o delegare?
Imparare a delegareThinkstock.itPer ogni impegno bisognerebbe sempre chiedersi se sia caso di farlo in prima persona, delegarlo o cancellarlo, per poi regolarsi di conseguenza.
Procedere a piccoli passi
Procedere a piccoli passiThinkstock.itMeglio diluire o ridurre il carico di lavoro per poterlo affrontare in un modo migliore.
Farsi aiutare
Affidarsi all'aiuto di un espertoThinkstock.itSe ci si imbatte in qualcosa di troppo grande, meglio rivolgersi a un esperto per un aiuto.
Mettere la parte il perfezionismo
No al perfezionismoThinkstock.itE' sempre bene ricordarsi che è meglio portare a termine un'attività oggi, anche se imperfetta, piuttosto che non concludere mai nulla di perfetto.
Allontanare le distrazioni
Niente distrazioni, a partire dalla tv accesaThinkstock.itSe si tende a posticipare sempre tutto si potrebbe essere una di quelle persone che hanno bisogno di sedere in una stanza buia per evitare distrazioni. Senza arrivare a questo eccesso può essere utile iniziare a spegnere la televisione o chiudere Facebook, per concentrarsi meglio!
Conoscersi bene
Conoscere i propri difettiThinkstock.itE' buona norma conoscere i propri punti deboli e, nella fattispecie, correre ai ripari quando si capisce che si è sul punto di rimandare qualcosa.
Imparare dal passato
Imparare dagli errori passatiThinkstock.itE' bene tenere sempre a mente la frustrazione che si prova quando non si riesce a concludere qualcosa...Per evitare di ricaderci! Meglio pensare alla soddisfazione di quando invece si riesce a terminare la propria attività.
Sapersi perdonare
Non essere troppo severi con se stessiThinkstock.itSe proprio non si riesce a fare a meno di procastinare qualche impegno, meglio cercare di essere più indulgenti con se stessi piuttosto che continuare a pensarci su.
Porsi un obiettivo
Avere un obiettivo e cercare di raggiungerloThinkstock.itUna volta stabilito un traguardo, occorre chiedersi quale passo fare per raggiungerlo e poi...farlo, senza esitazione!