Lo sciacquone, un problema europeo
Tema d'attualità a Strasburgo? La regolamentazione dell'acqua negli scarichi
Signori, l'Europa ci spia e ci spia anche in bagno.
Sembrerà un assurdità ma è quanto verrà definitivamente stabilito da un'apposita riunione della Commisione europea chiamata a fissare i "criteri dell'attribuzione del marchio di uniformità delle direttive Ue". Lavori che erano cominciati addirittura nel 2011 con altre riunione apposite sul tema sia a Bruxelles che a Siviglia
Il "Gruppo di lavoro" (come recita il comunicato, non stiamo scherzando) ha definito i 6 punti chiave che saranno la base del processo regolamentativo:
- la PORTATA dello scarico
- il PRODOTTO
- l'analisi ECONOMICA e di MERCATO
- il COMPORTAMENTO degli utenti
- CASE HISTORY
- analisi delle TECNOLOGIE a disposizione
Gli "esperti" (di gabinetti, aggiungiamo noi) hanno anche segnalato che nei Paesi Bassi, e forse presto anche in Francia, non potranno essere installati servizi igienici con meno di 6 litri per scarico così come in Portogallo. Nel Regno Unito, nuovi servizi igienici con più di 6 litri per scarico sono proibiti mentre sono incoraggiate le installazioni di servizi igienici con meno di 6 litri per scarico anche se l'istallazione di scarichi con questa caratteristica dipende da una serie di condizioni tecniche.
Gli esperti poi, nella distinzione tra orinatoi e wc, suggeriscono che i primi non possano avere flussi inferiori al mezzo litro e per i secondi non inferiori ai 5. Una definizione che deve essere sembrata troppo vaga tant'è che è stata varata una formula matematica da applicare per determinare la portata del 'flusso aureo'.
Un capitolo è poi dedicato anche alle assi che, rimarcano gli esperti "sono spesso vendute separatamente rispetto alle tazze in ceramica".
Quanto caos per un semplice sciacquone...