Twitter 2013:  la top ten dei leader mondiali
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Twitter 2013: la top ten dei leader mondiali

Il re indiscusso è Barack Obama ma avanzano i giovani. Italia ancora fuori dai giochi

Il Papa Benedetto XVI è solo l’ultimo di una lunga serie di opinion leader sbarcati sulle piattaforme social. Dopo la corsa al piccolo schermo degli anni ’70, da un paio di anni è la volta del web e della proiezione di idee, pensieri e azioni sull'arena virtuale del web. Il 2012 è stato l’anno della definitiva consacrazione di alcuni servizi, come Twitter, quali effettivi mezzi di produzione di contenuti rilevanti non solo nel mondo dell’intrattenimento (per forza di cose il primochiamato in causa quando si parla di social network) ma anche della politica, della società e della vita civile di un singolo paese. L’anno appena concluso ha visto l’affermarsi di Twitter quale unica piattaforma capace in soli 140 caratteri di muovere l’interesse delle persone in tutto il mondo, di certo non solo degli internauti. Proprio la Chiesa Cattolica con l’arrivo del profilo ufficiale del Papa @Pontifex ha abbracciato Twitter come mezzo alternativo, non più d’élite, per raggiungere la massa.

Ad oggi il 75% dei leader mondiali è su Twitter con un incremento della presenza “social” rispetto al 2011. Secondo uno studio del Digital Policy Council i leader mondiali sono veri e propri influencer, cioè persone socialmente rilevanti per il popolo del web. Di certo non basta il nome per far diventare un leader anche un influencer, c’è bisogno di soddisfare determinati criteri messi giù dagli analisti del Council. La classifica dei leader politici sul web è quindi collegata a diversi fattori di rilevazione tra cui l’abilità nell'utilizzo dei social, il tipo di regime e la spinta demografica della nazione. A questi vanno aggiunti quelli più analitici come il  numero dei “seguaci” (followers) su Twitter, l’età (più basso è il punteggio della “fragilità” meglio è), l’anno in cui ha cominciato a scrivere messaggi sulla piattaforma e il valore Klout, uno strumento che mette assieme la presenza di un singolo individuo sui social network restituendo un punteggio univoco che con il tempo può salire o scendere.

Ad esempio il primo in classifica, come nel 2011, è il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama che ha un Punteggio Politico pari a 10, guida una nazione democratica, ha quasi 25 milioni di followers e twitta dal 2007 (uno dei primi a farlo). Il suo punteggio Klout è il massimo che ci sia (99) e la relativa giovane età gli permette di avere un punteggio di “fragility” davvero basso, in contrapposizione, ad esempio, a Hugo Chavez, capo del Venezuela, che ne ha uno di 11. Lo studio prende in considerazione 164 paesi ed evidenzia come tra il 2011 e il 2012 la crescita dei leader politici su Twitter ha visto un’impennata netta, passando dai 42% account di influencer presenti nel 2011 ai 75% del 2012.

Ecco la Top 10 di Twitter:

1 - Barack Obama, Stati Uniti

2 - Hugo Chavez, Venezuela

3 - Abdullah Gul, Turchia

4 - Rania Al Abdullah, Giordania

5 - Dmitry Medvedev, Russia

6 - Dilma Rousseff, Brasile

7 - Cristina Fernández de Kirchner, Argentina

8 - Juan Manuel Santos, Colombia

9 - Enrique Peña Nieto, Messico

10 - Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Emirati Arabi Uniti

Twitter però non è l’unico spazio social utilizzato dai leader per diffondere le proprie idee. Il portale Mashable ha stilato la lista delle 10 persone più influenti su Facebook. In questo caso non si tratta esclusivamente di politici, ma dei trend del 2012. Non si tratta di una classifica analitica o su chi ha preso più “mi piace” ai propri post. Più che altro è un insieme degli utenti più influenti del 2012 che hanno scritto le più grandi storie sul social network, contribuendo ad accrescerne la popolarità. Si tratta di persone, non celebrità, che hanno contribuito a plasmare la più grande comunità online del mondo. Non è un caso se l’unico nome che incrocia le due classifiche (quella di Twitter e quella di Facebook) è il Presidente Barack Obama, in assoluto il volto più influente del 2012.

Ecco la Top 10 di Facebook:

1 - George Takei, attore statunitense

2 - Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti

3 - I giudici, per le questioni sulla privacy

4 - Richard Metzger, anchorman statunitense

5 - Dio, il nome più discusso su Facebook è quello di Gesù

6 - Shaheen Dada, arrestata per un “mi piace” non condiviso dal partito di estram destra indiano

7 - Mike Huckabee, politico e pastore battista statunitense

8 - Party People, eventi organizzati su Facebook e svolti in vere case

9 - Polizia, nel bene e nel male anche le forze dell’ordine utilizzano il social network

10 - Tu, grazie ai suoi iscritti la piattaforma ha raggiunto il miliardo di utenti, cosa non da poco se si pensa che la popolazione mondiale è vicino ai 7 miliardi.

Quello che si nota, spulciando le classifiche, è l’assenza dei personaggi e leader italiani sui social. Se molti opinion leader internazionali hanno deciso di utilizzate Twitter e Facebook per raggiungere i loro elettori, i nostri non si sono ancora decisi a farlo, sottovalutandone il potere che effettivamente hanno. Il Presidente del Consiglio uscente Mario Monti è appena sbarcato sulla piattaforma, Pierluigi Bersani già lo utilizza da un po’, Silvio Berlusconi è invece ancora dedito ai classici modelli televisivi. Tra questi allora spunta proprio il Pontefice Benedetto XVI che seppur non direttamente, ha deciso di spargere il suo pensiero e quello della dottrina cattolica in via ufficiale anche sul web, senza indugiare più di tanto.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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