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Terrorismo, in Belgio nuove regole e una super banca dati

Le nuove norme per la lotta al terrorismo internazionale varate dal governo di Bruxelles

Lotta al terrorismo internazionale in Belgio: una nuova banca dati "dinamica" per controllare meglio i sospetti jihadisti, nuove regole per il ritiro dei passaporti e un cambio radicale ai vertici dell'organizzazione antiterrorismo (Ocam).

Nel giorno in cui Bruxelles ripiomba nell'incubo attentati, il governo belga attua un pacchetto di misure di lotta al fondamentalismo islamico, allo scopo di recuperare la credibilità perduta a livello internazionale in seguito alle evidenti mancanze e gravi responsabilità prima e dopo le stragi di Parigi.

Da gennaio 2016

Gran parte dei contenuti di questa riforma radicale era stata annunciata dal premier Charles Michel, nei concitati giorni successivi agli attentati parigini. Ma dal primo gennaio del 2016 saranno in vigore, con l'obiettivo di voltare pagina e cancellare quel nomignolo, "Belgistan", usato spesso per definire uno Stato considerato un "colabrodo", una base logistica ideale per chi intende spargere il terrore in mezza Europa.

L'elemento centrale della nuova politica del governo è la creazione di una nuova banca dati grazie alla quale i diversi corpi di Polizia, locali e federali, potranno in futuro accedere e condividere tutte le informazioni in loro possesso sui sospetti jihadisti. Proprio la mancanza di questo coordinamento e l'incapacità di elaborare con la dovuta attenzione le varie segnalazioni hanno portato al disastro del recente passato. Il governo ha quindi lanciato un piano globale di prevenzione del terrorismo mirato su Molenbeek, la zona di Bruxelles dove è altissima la concentrazione di potenziali soggetti radicalizzati. Qui sarà rafforzata la presenza degli agenti: una richiesta avanzata dalla 'sindaca' della zona, Francoise Shepmans, già nelle ore successive al 13 novembre.

Attentatori schedati

Com'è noto la Polizia di Molenbeek aveva schedato i due fratelli Brahim e Salah Abdeslam, uno morto, l'altro scappato dopo gli attentati di Parigi, da anni. Ma nessuno ha mai pensato di fermarli o perché la segnalazione non è stata mai presa sul serio o perché, secondo le diverse versioni, la Polizia centrale, l'unica ad avere il potere d'arresto, non s'è mai mossa.

Passaporti 

Nuove regole anche per quanto riguarda i passaporti: su segnalazione dell'antiterrorismo, i sindaci possono ritirare il passaporto per un periodo di tre mesi, allungabile sino a sei, a chi è sospettato di voler andare in Iraq o Siria per unirsi alle milizie dell'Isis. Questo giro di vite ha già fatto rotolare una testa importante: il capo dell'Ocam, la struttura che si occupa di antiterrorismo, Andrè Vandoren, 65 anni, il cui mandato sarebbe scaduto alla fine del 2016, si e' dimesso ufficialmente per motivi personali. Secondo Le Soir, al suo posto arriva Paul Van Tigchelt, sinora procuratore generale di Anversa. Era stato proprio l'Ocam a suggerire al governo di "chiudere" Bruxelles per quattro giorni, dopo gli attacchi di Parigi. (Ansa)

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