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Sanremo e quelle canzoni che celebrano i narcos

Altro che razzismo verso il cantante napoletano in gara a Sanremo: il problema è che nei suoi testi celebra il mondo criminale. Nonostante questo, però, il paladino anti camorra Roberto Saviano e il Pd lo difendono

Chi critica la presenza di Geolier a Sanremo non è razzista, come vuol far credere Roberto Saviano. E nemmeno è contro i napoletani, come pensa e scrive Aldo Cazzullo. Per conto mio sul palco dell’Ariston si può cantare in siciliano, in friulano e pure in barese o calabrese: non è quello il problema. E neppure a suscitare scandalo è la questione del televoto e delle sue distorsioni. Sono anni che le preferenze espresse dal pubblico con i cellulari sono dubbie e si discute delle probabili manipolazioni. La Rai, con i suoi notai e i suoi uffici stampa, assicura da sempre che le preferenze espresse con un sms sono regolari, ma chi se ne importa se con le tessere prepagate invece c’è chi condiziona il risultato.


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Maurizio Belpietro