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(Getty Images)
Salute

Che cos'è il Captagon, "la cocaina dei poveri" usata dai jihadisti

Utilizzato da Hamas, prima ancora dall'Isis. E poi la connessione con il Bataclan e la differenza con un'altra droga del guerriero, il tramadolo

I commando di Hamas che il 7 ottobre hanno commesso atti violenti contro i civili israeliani a ridosso della striscia di Gaza erano sotto l'effetto di una droga sintetica chiamata Captagon. Questa informazione è stata riportata dalla televisione commerciale israeliana Canale 12. Tracce di Captagon sono state rilevate tra i prigionieri di Hamas in Israele, e delle pillole di questa sostanza erano ancora presenti nelle tasche dei membri di Hamas rimasti sul terreno dopo i combattimenti. Il Captagon è una droga prodotta in Libano e Siria ed è noto anche come "la cocaina dei poveri". In passato, è stata utilizzata anche dall'Isis. Ma che cos'è la "cocaina dei poveri"?


Cos'è il Captagon?

Il Captagon è il nome commerciale di una droga stimolante il cui principio attivo è la fenetilina, una sostanza chimica che agisce principalmente sul sistema nervoso centrale. La fenetilina è stata inizialmente sviluppata per il trattamento della narcolessia e dell'iperattività, ma negli anni è stata prodotta illegalmente e consumata come droga ricreativa.

Origine e Diffusione

Il Captagon è diventato famoso per la sua diffusione nel Medio Oriente, in particolare in paesi come la Siria, il Libano, e l'Arabia Saudita. Tuttavia, la sua produzione e il suo consumo non sono limitati a questa regione, poiché il farmaco ha fatto capolino in altre parti del mondo. La produzione di Captagon avviene spesso in laboratori clandestini, e i metodi esatti variano da un luogo all'altro. Questi laboratori di produzione illecita spesso operano nell'ombra, rendendo difficile la tracciabilità dell'origine di questa sostanza.

Effetti del Captagon

Il Captagon è noto per i suoi effetti stimolanti sul sistema nervoso centrale. Chi lo consuma riferisce un aumento dell'energia, della vigilanza e della concentrazione. La droga è spesso associata a un senso di euforia e a una diminuzione della stanchezza. Questi effetti possono spingere le persone a consumarla come sostanza ricreativa, in particolare in contesti di festa o per sopportare lunghe ore di lavoro. Tuttavia, il Captagon ha anche una serie di effetti collaterali negativi, tra cui l'ansia, l'irritabilità, l'insonnia, l'aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Inoltre, il consumo prolungato di Captagon può portare a dipendenza, che può essere fisica e psicologica.

Il Captagon e il suo Legame con il Jihadismo

Un aspetto particolarmente preoccupante legato al Captagon è il suo coinvolgimento in attività legate al jihadismo e al terrorismo. In passato, è emerso che gruppi terroristici attivi nella regione del Medio Oriente, come lo Stato Islamico (ISIS), hanno utilizzato il traffico di Captagon come una fonte di finanziamento. Questi gruppi hanno sfruttato il mercato clandestino di questa droga per ottenere ingenti profitti, permettendo loro di finanziare le loro attività e aumentare la loro capacità militare.
Il consumo di Captagon da parte dei combattenti ha ulteriori implicazioni, poiché la droga può aumentare l'energia e la resistenza, rendendo i combattenti più aggressivi e meno inclini alla fatica. Questo è stato un fattore di preoccupazione sia per le forze di sicurezza che per la salute dei combattenti stessi, poiché il consumo prolungato di questa sostanza può avere effetti negativi sulla salute mentale e fisica.Il coinvolgimento del Captagon nel finanziamento e nell'energizzazione dei combattenti nel contesto del jihadismo sottolinea l'importanza di affrontare sia il traffico di droga che le cause sottostanti del radicalismo. È un problema complesso che richiede una cooperazione internazionale per affrontare le reti di traffico e prevenire il coinvolgimento di questa droga in attività terroristiche.

La controversia sull'uso del Captagon durante l'attentato al Bataclan

L'uso di Captagon durante gli attacchi al teatro Bataclan a Parigi, avvenuti nel novembre 2015, è stato oggetto di speculazioni e controversie. Inizialmente, sono emerse voci secondo cui alcuni degli attaccanti potessero aver fatto uso di droghe stimolanti, tra cui il Captagon, al fine di aumentare la loro resistenza durante l'attacco. Tuttavia, queste voci non sono state confermate in modo definitivo dalle autorità francesi. Gli investigatori hanno confermato che gli attentatori avevano consumato alcol e droghe, ma non è stato confermato se il Captagon fosse stato tra le sostanze coinvolte. È importante notare che l'uso di droghe stimolanti o psicoattive da parte dei terroristi in situazioni di attacco non è un fenomeno insolito, ma le specifiche sostanze coinvolte possono variare da caso a caso. In ogni caso, i tragici eventi al teatro Bataclan sono stati un atto di violenza estrema che ha causato numerose vittime, e l'uso o meno del Captagon non cambia la gravità degli attacchi.

La differenza con l'altra droga del combattente: il tramadolo

Il Captagon e il Tramadolo sono due sostanze completamente diverse con differenti meccanismi d'azione e utilizzi. Il Captagon è una droga stimolante, contenente la fenetilina, che agisce come uno psicoattivo stimolante il sistema nervoso centrale, aumentando l'energia e la concentrazione. Al contrario, il Tramadolo è un oppiaceo sintetico utilizzato come analgesico per alleviare il dolore moderato o grave. Mentre il Captagon è spesso usato in modo ricreativo e illecito, il Tramadolo è un farmaco prescritto da medici per scopi medici legittimi. Pertanto, le differenze principali tra le due sostanze riguardano la loro natura, i loro effetti e le modalità di utilizzo.

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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