Conte Di Maio Mes
(Ansa)
Politica

Il voltafaccia dei grillini sul Mes; più calano i voti più si accomodano a Palazzo

Il M5S dà il via libera alla riforma del Mes, dopo aver sempre detto il contrario e si mostrano sempre più un partito di giochini, in crisi inarrestabile di consensi

Un antico re, Mitridate, ci ha insegnato che possiamo anche sopravvivere al veleno. Basta prenderne un pizzico al giorno, ed ogni giorno un pizzico più grande rispetto a quello prima.

È un po' quanto sta facendo il Movimento 5 Stelle con il Mes, il nemico più indigesto da digerire. Il Mes per cui avevano giurato che avrebbero detto sempre e solo NO. Ieri ecco la prima, piccola dose di veleno. Perché i grillini hanno detto Si alla riforma del Mes, poi approvata anche dall'Ecofin.

Nel presentarla al mattino ad alcune commissioni del Parlamento il Ministro dell'Economia Gualtieri ha spiegato che il via libera dell'Italia «era legato alla salvaguardia del sistema bancario europeo» e che «non si trattava di certo del via libera all'utilizzo dello stesso Mese la cui decisione spetta unicamente al Parlamento»..

Un modo in politichese per far tutti contenti: Bruxelles, il Pd, il Quirinale, senza far troppo arrabbiare l'alleato di governo pentastellato da sempre contrario.

Ma se il si del Partito Democratico non è un'anomalia, quello dei grillini è qualcosa di davvero innaturale., l'ennesimo voltafaccia. Anche perché, dopo i mille e più tradimenti dei valori fondamentali (ricordate il «mai con il Pd» o «Renzi è il diavolo») l'opposizione al Meccanismo Europeo di Stabilità sembrava l'ultima ancora, l'ultimo cavo che teneva legata la barca al porto, ai valori attorno cui il Movimento era nato.

Ecco, da ieri quel cavo non c'è più, si è rotto e la barca di Di Maio e Crimi, sempre più filo-governativi, ormai naviga libera nel mare della politica. Tra un giochetto e l'altro, tra una bugia ed un cambio di opinione a seconda della situazione.

MA tutto, anche in politica, ha un prezzo. Il partito che fu di Grillo (sempre più preso dalle vicende di cronaca che coinvolgono il figlio) e da Gianroberto Casaleggio (con il cui figlio, Davide, il partito ormai è in guerra aperta), nei sondaggi sta precipitando sotto il 15%.

Come finirà con il Mes? Non lo sappiamo. Di sicuro Crimi, Di Maio e compagnia devono solo trovare il modo per bere l'ennesimo sorso di veleno. Attenti però a non esagerare con la dose.

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Andrea Soglio