Le gambe corte del processo Stato-mafia
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Le gambe corte del processo Stato-mafia

Giovanni Fiandaca, ordinario di diritto penale molto vicino alla sinistra garantista, demolisce il teorema della procura

 Scrive: «Ogni governo avrebbe avuto il diritto di cercare le strategie per prevenire nuove stragi». Aggiunge: «La magistratura non ha alcun diritto di sindacare quel diritto». Conclude: «Manca non soltanto un’accusa precisa, ma anche un chiaro illecito penale». I colpi più duri all’impianto del processo sulla trattativa Stato-mafia, bollato come «processo più politico che penale»? Vengono, a sorpresa, da un giurista da sempre vicino a posizioni garantiste ed ex membro laico del Csm su proposta dei Ds: Giovanni Fiandaca, ordinario di diritto penale a Palermo. Fiandaca, che dal 1999 al 2001 fu nominato dal guardasigilli Oliviero Diliberto presidente della commissione per la redazione di un testo unico contro la criminalità organizzata, ha pubblicato sulla rivista Criminalia un saggio nel quale demolisce pezzo per pezzo l’inchiesta lanciata dal pm Antonio Ingroia, che ora è procedimento aperto a Palermo. Fiandaca sottolinea «il carattere di intrinseca liceità (se non di doverosità) dei tentativi di arginare il rischio stragista», e censura il processo che, scrive, ha illegittimamente «trasformato i negoziatori istituzionali in una cricca privata in combutta con la mafia per il perseguimento di interessi egoistici e ignobili». (M.T.)

Scarica il file in allegato a pié di pagina per leggere il saggio di Fiuandaca

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Maurizio Tortorella

Maurizio Tortorella è vicedirettore del settimanale Panorama. Da inviato speciale, a partire dai primi anni Novanta ha seguito tutte le grandi inchieste di Mani pulite e i principali processi che ne sono derivati. Ha iniziato nel 1981 al Sole 24 Ore. È stato anche caporedattore centrale del settimanale Mondo Economico e del mensile Fortune Italia, nonché condirettore del settimanale Panorama Economy. Ha pubblicato L’ultimo dei Gucci, con Angelo Pergolini (Marco Tropea Editore, 1997, Mondadori, 2005), Rapita dalla Giustizia, con Angela Lucanto e Caterina Guarneri (Rizzoli, 2009), e La Gogna: come i processi mediatici hanno ucciso il garantismo in Italia (Boroli editore, 2011). Il suo accounto twitter è @mautortorella

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