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(Ansa)
Politica

«No all'intesa Italia-Albania». Il riflesso incondizionato della sinistra sui migranti

Il Pd e l'Europa bocciano il trattato siglato ieri, senza nemmeno conoscerlo ma per quell'idea unica sul tema: porte e porti aperti a tutti

Ci sono cose in cui la tempistica dice parecchio. prendete ad esempio Elly Schlein ed il Pd. Su alcuni temi tacciono o arrivano dopo, molto dopo come successo ad esempio sull’alluvione in Emilia Romagna (sarà un caso, la regione dove il segretario dem era vice presidente…). Ce ne sono altre dove invece hanno dei tempi di reazione da sprinter sui blocchi della finale olimpica del 100 metri.

Un secondo dopo la conferenza stampa di ieri in cui il premier albanese Edi Rama e Giorgia Meloni illustravano l’accordo per l’apertura di due centri d’accoglienza per migranti dove andranno a finire alcuni di quelli soccorsi in mare ecco che immediato è partito l’attacco: «Un pasticcio, ambiguo. Servono nuove vie d’accesso…»; per non parlare di Verdi e Sinistra secondo cui «È deportazione».

Anche da Bruxelles l’accordo è finito sotto la lente di ingrandimento dei soliti noti. Invece che apprezzare l’iniziativa che vede coinvolta nella gestione dei migranti per la prima volta un paese extra europeo a Bruxelles sono pronti ad «analizzare i dettagli del progetto per capire se tutti i dettami dell’Unione sono stati rispettati».

Non c’è nulla da fare. L’unica soluzione per la sinistra italiana ed europea è sempre e solo quella: accoglienza per tutti, anzi, accoglienza in Italia, poi si vedrà.

Dev’essere una questione mentale se non addirittura culturale quella sui migranti. A sinistra proprio non ce la fanno a vedere l’altra faccia della medaglia, cioè quella dei problemi che una migrazione così massiccia e non controllata provocano (compreso il dimostrato approdo di terroristi islamici proprio sulle nostre coste) soprattutto in un momento di fortissima tensione internazionale tra il mondo islamico e quello occidentale che stiamo vivendo in queste settimane.

Alcune settimane fa a Firenze una consigliera comunale del Pd Donata Bianchi si è così espressa: «Le assemblee di soli bianchi non rappresentano più nessuno. Andando in giro, sulla tramvia, nelle scuole, vediamo persone di varie etnie, e così anche il consiglio comunale dovrebbe avere più consiglieri con pelle nera». Ancora un passo e diventiamo minoranza se non nullità sociale, il tutto in nome dell’accoglienza, sia chiaro.

Ma la reazione più divertente tra quelle lette ieri sull’accordo Italia-Albania arriva dall’ex ministro Graziano Del Rio: «basterà un ricorso e una pronuncia di un tribunale italiano per bloccare tutto».

Un ricorso, un tribunale e magari un giudice pro migranti ed ecco che l’accordo diventa carta straccia. Dove l’abbiamo già vista questa cosa? Lo ricordate? Il tribunale di Catania, il giudice Iolanda Apostolico. Questa sola è riuscita da sola a bloccare il decreto migranti del Governo. Siamo sicuri che lei stesse o forse un altro non vedono l’ora di accogliere la proposta di Del Rio e conquistare le prime pagine dei giornali in nome dell’accoglienza.

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Andrea Soglio