Via libera al Decreto bollette. In arrivo 4,9 miliardi per famiglie e imprese
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Politica

Via libera al Decreto bollette. In arrivo 4,9 miliardi per famiglie e imprese

Il consiglio dei ministri ha approvato anche il Codice degli appalti e un disegno di legge che vieta la produzione e commercializzazione di mangimi sintetici

Il via libero al nuovo Decreto bollette, voluto dal ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, arriva con la seduta odierna del Consiglio dei Ministri. Le risorse ammontano a 4,9 miliardi di euro stanziate a sostegno di famiglie e imprese contro il rincaro del gas.

«Le misure a sostegno di famiglie e imprese sono state ridisegnate su base trimestrale tenendo conto sia dell'andamento dei prezzi dell’energia, sia dell'obiettivo di favorire il risparmio energetico» si legge in una nota del Mef.

Nel decreto, anche una modifica in materia di salute: il governo ha infatti approvato lo stanziamento di circa 1,1 miliardi di euro in favore di Regioni e Province autonome «per limitare l'impatto del payback dei dispositivi medici sulle aziende del settore». Sul tavolo del CdM anche il disegno di legge per il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici e il decreto legislativo sul Codice degli appalti.

Ma cosa cambia?

Contributo sulle spese di riscaldamento

Tra le novità introdotte dal Decreto bollette vi è l'incentivo al risparmio energetico per tutti i cittadini, senza limiti di reddito. A partire dal prossimo 1 ottobre e fino al 31 dicembre verrà distribuito un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento, i cui criteri per l'assegnazione verranno definiti con decreto del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Inoltre, l'Arera determinerà le modalità applicative e la misura del contributo che verrà erogato, in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche.

Gas, Iva al 5%

Il governo conferma per il prossimo trimestre (1 aprile - 30 giugno 2023) la riduzione dell'Iva al 5% e l'azzeramento degli oneri di sistema. A essere prorogata è anche l'aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l'energia prodotta con il gas metano. Nella nota emanata dal Mef si legge che, in considerazione della riduzione dei prezzi del gas naturale all'ingrosso il contributo introdotto a favore dei consumatori fino a 5.000 metri cubi è confermato solo per il mese di aprile e sarà in misura ridotta (pari al 35% del valore applicato nel trimestre precedente).

Bonus sociale

Il governo ha prorogato il sostegno delle famiglie attraverso il bonus sociale fino al 30 giugno e lo sconto sulle bollette di luce e gas per le famiglie con Isee fino a 15.000 euro.

Fisco, più tempo per regolarizzarsi

Il Dl bollette modifica anche il calendario della tregua fiscale introdotto in Legge di bilancio 2023. Come? Facendo slittate dal 31 marzo al 31 ottobre 2023 i termini di pagamento della prima rata per regolarizzare le violazioni di natura formale commesse fino al 31 ottobre 2022.

Proroga rate ravvedimento

A essere prorogati sono anche i termini della prima, della seconda e terza rata per il ravvedimento speciale sulle dichiarazioni presentate per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti. Secondo il nuovo Dl bollette, i pagamenti dovranno essere effettuati, rispettivamente entro il 30 settembre 2023, il 31 ottobre 2023 e il 30 novembre 2023.

Imprese

Le imprese continueranno a beneficiare, fino al 30 giugno, dei crediti d'imposta al 40% e al 45% se nel primo trimestre hanno registrato incrementi del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.

Agricoli

Agli imprenditori agricoli che producono e cedono energia fotovoltaica, il Dl garantisce per la componente riconducibile all'energia ceduta un regime di tassazione più favorevole basato sul minor valore tra il prezzo medio di cessione dell'energia elettrica determinato dall'Arera e il valore di 120 euro/MWh.

Salute

Il governo ha stanziato 1,1 miliardi di euro a favore di Regioni e Province autonome per limitare l'impatto del payback dei dispositivi medici sulle aziende del settore.

Nuovo Codice appalti

Con l'approvazione del nuovo Codice si prevedono appalti più rapidi, con un risparmio di tempo (solo per gli affidamenti senza gara si risparmiamo da sei mesi a un anno), più autonomia agli enti locali con particolare riferimento ai piccoli comuni, corsia preferenziale per le forniture italiane ed europee, digitalizzazione con risparmio di carta e incombenze burocratiche. All'interno del testo anche la "liberalizzazione sotto soglia": fino a 5,3 milioni di euro ci potranno essere affidamenti diretti. Dal 1 gennaio, poi tutti gli scambi di informazioni sugli appalti avverranno su una piattaforma digitale nazionale così da limitare sprechi di tempo, costi e carta alle imprese che potranno presentare la documentazione necessaria in una volta sola. Cambiamenti anche per i comuni più piccoli che potranno procedere con affidamenti diretti fino a 500.000 euro e avranno anche semplificazioni sul personale con le funzioni di Rup che potranno essere affidate ai dipendenti in servizio anche con contratti a tempo determinato. A non mancare anche la clausola per accelerare i pagamenti.

Norma «Prima Italia»

All'interno del nuovo Codice degli appalti anche una norma a «salvaguardia del Made in Italy». Il testo fissa, tra i criteri di valutazione dell'offerta, dei criteri premiali per il valore percentuale dei prodotti originari italiani o dei Paesi Ue rispetto al totale. La norma mira a tutelare le forniture italiane ed europee dalla concorrenza sleale di Paesi terzi.

Cibi sintetici

Il divieto è netto. «C'è un rischio di ingiustizia socile con il cibo sintetico, in una società in cui i ricchi mangiano bene ed i poveri no. Non c'è un atteggiamento persecutorio ma di forte volontà di tutela» ha spiegato il ministro dell'agricoltura Lollobrigida alla conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il Ddl per vietare i cibi sintetici. «C'è maggiore rischio di disoccupazione e vogliamo tutelare la salute pubblica». «È una legge che si basa sul principio di precauzione perché oggi non ci sono studi scientifici sugli effetti dei cibi sintetici. Ribadiamo il massimo livello di tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio della nostra nazione e della nostra cultura agroalimentare che si basa sulla dieta mediterranea» ha sottolineato il ministro della Salute Orazio Schillaci.

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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