Confermato: Papa Francesco è stato spiato dall'Nsa
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Confermato: Papa Francesco è stato spiato dall'Nsa

Dopo l'anticipazione di una settimana fa, Panorama, nel numero in edicola dal 7 novembre, mostra le prove sul datagate in Vaticano

«È normale che tra i 35 leader del mondo che interessano alla National security agency ci sia anche il Papa». È quanto afferma Matthew M. Aid, studioso di intelligence ed esperto della Nsa, in un’intervista che il settimanale Panorama pubblicherà nel numero in edicola da domani, giovedì 7 novembre.

Aid conferma così quanto rivelato a Panorama da un ex ufficiale della marina Usa, che è stato in forza alla Nsa, Wayne Madsen, e dal suo collega canadese Fred Stock, ex agente del Csa (Communication security establishment): alla fine degli anni Novanta le antenne di Echelon, «il grande orecchio», erano puntate anche verso il Vaticano. «Oggi non è più necessario» spiega Aid: «Le telefonate sono digitalizzate e le comunicazioni internet transitano sui server negli Stati Uniti. Perciò è sufficiente lanciare la rete e si pesca tutto, poi si filtra e si sceglie ciò che interessa».

Per James Bamford, ex analista di intelligence per la marina militare Usa, «una così grande mole di comunicazioni come quella raccolta in Italia include tutte le autorità presenti sul territorio, ma occorre vedere poi cosa realmente inte- ressa». In Vaticano si ostenta tranquillità e noncuranza per il grande orecchio americano, ma in realtà si prendono le contromisure. Non a caso erano state schermate dalle intrusioni esterne tutte le sale dove si riunivano i cardinali prima dell’inizio dell’ultimo conclave che, a sorpresa, ha scelto Bergoglio.

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