Olivetti e amianto. Indagato De Benedetti
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Olivetti e amianto. Indagato De Benedetti

La procura di Ivrea apre un fasciolo su venti morte sospette causate dall'amianto

Lo riporta indietro negli anni, quando Carlo De Benedetti era presidente della Olivetti. Le accuse pesantissime. Omicidio colposo e lesioni colpose plurime. 20 morti contaminati dall’amianto e venti indagati. Ad aprire l’inchiesta che coinvolge oltre a De Benedetti, anche Corrado Passera, ex ministro del governo Monti, è stata la procura di Ivrea che indaga sulla morte sospetta di venti operai tutti lavoratori dell’Olivetti. Decessi che risalgono al 2003, ma continuati ancora oggi. Tutti operai Olivetti contaminati dall’amianto, sostanza cancerogena presente nei reparti in cui gli operai costruivano telescriventi e personal computer.

E qui compare il nome di De Benedetti, ingegnere, ex presidente della Cir e soprattutto presidente della Olivetti dal 1978 al 1996. In pratica la testa dell’azienda. Così come Corrado Passera che è stato amministratore delegato dell’azienda dal 1992 al 1996. Entrambi indagati per non avere disposto le necessarie contromisure al fine di impedire la contaminazione. Un’indagine che parte da una denuncia presentata ben sei anni fa da un ex dipendente che aveva contratto il mesotelioma pleurico. Le perizie rivelarono che la donna aveva inalato talco contaminato da amianto. Già all’epoca era stato rinviato a giudizio Ottorino Beltrami che fino al 1978 era stato amministratore delegato di Olivetti, nel frattempo scomparso.

Quello l’inizio, poi altri casi che finiscono per essere monitorati dall’azienda sanitaria Torino 4 che incrocia il nome dei decessi e i casi scoprendo il comune denominatore: in tutti i casi, i pazienti avevano lavorato in Olivetti. Gli atti vengono girati in procura e da lì l’indagine. Una tegola per l’ingegnere che fa il paio con l’inchiesta della procura di Savona che indaga sulla centrale a carbone di Vado Ligure della Tirreno Power . L’accusa è di disastro ambientale. La Tirreno Power è detenuta per il 39 % da Sorgenia, società controllata dalla Cir

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