"Tempo Reale" di Francesco Renga: 5 cose da sapere
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"Tempo Reale" di Francesco Renga: 5 cose da sapere

14 marzo 2014, ad un mese da San Valentino si rifesteggia l'amore con l'album del vincitore annunciato (e podio morale, diciamolo) di Sanremo 2014. 14 tracce, nuova etichetta discografica e tanta voglia di novità

È passato quasi un mese quando Francesco Renga lasciava Sanremo 2014 da quarto classificato (sul podio e persino vincitore per il pubblico, sesto per la giuria di qualità). Ci ha dato appuntamento al 14 marzo, giorno in cui, dopo aver presentato "Vivendo Adesso" scritto da Elisa e "A un isolato da te", arriva nei negozi nella nostra playlist di album da ascoltare, "Tempo Reale", il suo sesto album di inediti. Ecco le cinque cose su questo disco che dovete assolutamente sapere, seguite dalla nostra consueta recensione.

1 - Il primo duetto della sua vita (in italiano) è con Alessandra Amoroso
Nel brano "L'amore altrove", traccia numero sette del disco, sceglie la voce del grande talento nato ad "Amici". Il brano la vede come ospite speciale "dell'ultimo minuto" e come tutte le cose fatte con spontaneità, alla fine escono bene. La canzone è scritta da Roberto Casalino (autore anche dell'altro brano sanremese) con Giulia Capone, cantautrice provinata ad "Amici" davanti alle telecamere con il suo brano "Principessa sul pisello", peraltro in un'atmosfera dove è apparsa come una ragazza "decisamente strana" e "senza grande talento". Si sbagliavano.

2 - Quel "ci" che nel testo originale, non c'è
Quinta traccia, "Ora vieni a vedere". Francesco canta ad un certo punto "Ora vieni a vedere chi CI aveva ragione". Quell'aggiunta al testo, seppur piccola, non è presente nel testo originale indicato nel libretto ufficiale del disco, così come nel materiale per la stampa. Non capita spesso di trovare discrepanze tra il testo scritto e quello cantato, sopratutto oggi. Questa, come noterete, è una curiosa eccezione.

3 - Fortunato Zampaglione, l'autore di Emma
All'esordio di Emma Marrone, l'Ep "Oltre" ebbe un enorme successo. L'opera da triplo disco di platino, ha in uno dei suoi brani più eleganti la firma di Fortunato Zampaglione, autore di "Meravigliosa", brano mai diventato singolo ma canzone che vi consigliamo di scoprire e ritrovare, magari su Spotify. In questo disco dà vita a "Il mio giorno più bello del mondo", in assoluto la traccia più interessante di "Tempo Reale"

4 - Dall'amicizia, al brano di Kekko
Nasce tutto nel Sanremo del 2005, quando Renga vinse il Festival e i Modà si esibivano per la prima volta sul palco del Teatro Ariston con il brano "Riesci a innamorarmi". Passano sei anni e nel 2011 e Renga si esibisce al fianco dei Modà e Emma nel brano "Arriverà" nella serata "speciale" dedicata alle performance d'eccezione. Nel 2014 duettano insieme per omaggiare Edoardo Bennato con il brano "Un giorno credi". Kekko Silvestre ha scritto per lui "Almeno un po'", curando testo e musica. La loro amicizia non è solo artistica.

5 - Le sorprese nei ringraziamenti
Oltre alle persone con cui ha duettato nei brani qui presenti, ringrazia nel libretto di "Tempo Reale" alcuni artisti a noi noti, come Gianna Nannini (ci risulta una loro vecchia cover di "Io Vagabondo" quando Renga era ancora nei Timoria), Biagio Antonacci, i Negrita (hanno collaborato nel brano "Provo a difendermi" e hanno avuto lo stesso produttore Fabrizio Barbacci). Ringrazia anche Zucchero e la figlia Irene Fornaciari (con la quale si sono incrociati anche a Sanremo 2009).

La recensione di Panorama.it
"Tempo Reale" è come quando giochi a poker dopo una vita che ti è sempre bastato vincere con un full. Un giorno ti svegli e decidi che vuoi scommettere tutto quello che hai con una Scala Reale. "Cambio Direzione", cantava Renga, e la destinazione questa volta non è ignota: vuole ritrovare il suo pubblico e ricercarne di nuovo, trasversale, toccando la "pancia" del Paese musicale.

Quel Paese che non snobba i Modà, che stravede per Alessandra Amoroso, un pubblico che ama le voci capaci di raccontare sentimenti di chi è fuori da ogni elité. Nelle 14 tracce del disco, spiccano i brani dove i testi sono più crudi e meno prevedibili ("Il mio giorno più bello del mondo", "L'amore altrove", "Si...Be'...Ma...Non So?!" di Giuliano Sangiorgi). Un disco furbo dove l'impianto sonoro, gli arrangiamenti non sono mai lasciati mai al caso: "L'impossibile" ne è la più gradevole dimostrazione.

A Francesco Renga già non mancava quasi niente, ma dopo questo album ha mostrato una dote (che già conoscevamo bene dai tempi di "Orchestraevoce") da coltivare con orgoglio e senza vergogna, quella di interprete e meno quella di autore. Il modo in cui è riuscito a valorizzare e imprimere forza nel brano di Elisa in "Vivendo Adesso" al Festival è solo la punta dell'iceberg di quello che può fare Renga con il suo modo semplice ma non per questo meno speciale, di intendere e vivere la musica.

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Alessandro Alicandri