"Il radar Muos meno pericoloso di un formo a microonde"
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"Il radar Muos meno pericoloso di un formo a microonde"

John Oetting, studioso di fisica applicata alla John Hopkins University intervistato da Panorama spiega perché il sistema di comunicazioni della Nato non è un rischio per la salute

«Un forno a microonde è più pericoloso del radar in costruzione a Niscemi». John Oetting, studioso di fisica applicata alla John Hopkins University, intervistato da Panorama, da domani in edicola, fornisce ampie rassicurazion sul Muos, il programma di comunicazione satellitare che consentirà ai militari Nato di inviare dati ovunque essi siano, con una capacità dieci volte superiore a oggi.

In Sicilia il Muos è al centro di polemiche, e oggi si sono verificati nuovamente incidenti, sui presunti danni alla salute derivanti dalle radiazioni. La giunta Crocetta ha revocato le autorizzazioni concesse alle autorità americane dal precedente governo regionale.

Oetting spiega a Panorama: «Il livello di emissioni lungo il recinto è mille volte inferiore ai limiti consentiti dalla legge statunitense e più di dieci volte al di sotto degli standard italiani. Non esiste alcuna evidenza scientifica circa la sua pericolosità». Tanto che, aggiunge, «se ci si trova a un chilometro da un’antenna televisiva, ci si espone a emissioni superiori a quelle lungo il recinto di Niscemi».

Tre stazioni analoghe a quella di Niscemi sono in funzione alle Hawaii, in Virgina e in Australia. Entro la fine di maggio l’Istituto superiore di sanità renderà noti i risultati di uno studio riguardo a eventuali rischi per la salute.

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Annalisa Chirico

Annalisa Chirico è nata nel 1986. Scrive per Panorama e cura il blog Politicamente scorretta. Ha scritto per le pagine politiche de "Il Giornale". Ha pubblicato "Segreto di Stato – Il caso Nicolò Pollari" (Mondadori, pref. Edward Luttwak, 2013) e "Condannati Preventivi" (Rubbettino, pref. Vittorio Feltri, 2012), pamphlet denuncia contro l’abuso della carcerazione preventiva in Italia. E' dottoranda in Political Theory a alla Luiss Guido Carli di Roma, dove ha conseguito un master in European Studies. Negli ultimi anni si è dedicata, anche per mezzo della scrittura, alla battaglia per una giustizia giusta, contro gli eccessi del sistema carcerario, a favore di un femminismo libertario e moderno.

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