Nessuno intercetti Napolitano
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Nessuno intercetti Napolitano

La Corte Costituzionale accusa Ingroia e gli altri pm di Palermo. 'Non si può ascoltare il Quirinale'

È durissima la sentenza della Corte costituzionale sul diritto del presidente della Repubblica a non essere intercettato: i magistrati della Procura di Palermo hanno sbagliato, hanno violato le prerogative del capo dello Stato. Quindi la procura ha condotto una «raccolta illegale di informazioni», conservando altrettanto illegittimamente agli atti dell’inchiesta sulla presunta trattativa fra Stato e mafia le conversazioni telefoniche del presidente Giorgio Napolitano.

La sconfitta legale della procura di Palermo peserà probabilmente anche sull’inchiesta medesima. I magistrati che l’hanno impostata e condotta, a partire da Antonio Ingroia, potrebbero subire un qualche danno d’immagine: potranno essere bollati come i pm che hanno fatto un’indebita irruzione in un campo loro precluso dalla Costituzione.

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Maurizio Tortorella

Maurizio Tortorella è vicedirettore del settimanale Panorama. Da inviato speciale, a partire dai primi anni Novanta ha seguito tutte le grandi inchieste di Mani pulite e i principali processi che ne sono derivati. Ha iniziato nel 1981 al Sole 24 Ore. È stato anche caporedattore centrale del settimanale Mondo Economico e del mensile Fortune Italia, nonché condirettore del settimanale Panorama Economy. Ha pubblicato L’ultimo dei Gucci, con Angelo Pergolini (Marco Tropea Editore, 1997, Mondadori, 2005), Rapita dalla Giustizia, con Angela Lucanto e Caterina Guarneri (Rizzoli, 2009), e La Gogna: come i processi mediatici hanno ucciso il garantismo in Italia (Boroli editore, 2011). Il suo accounto twitter è @mautortorella

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