Turchia, attentato a Cizre: continua la guerra fra i curdi e Ankara
Camion-bomba fa strage di poliziotti nel sud-est. Un altro episodio del conflitto nel complesso scacchiere nel quale è impegnato Erdogan
Un camion bomba (guidato da un kamikaze secondo fonti delle autorità locali) è esploso venerdì nella cittadina turca di Cizre, al confine con la Siria.
Ha colpito un posto di blocco della polizia che si trovava a circa 50 metri da una stazione di agenti. Il primo bilancio è di 11 morti e decine di feriti.
L'agenzia di stampa statale Anadolu ha accusato il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) dell'attentato.
Gli 11 morti sarebbero tutti poliziotti, mentre 4 dei feriti sono in gravi condizioni. L'esplosione è stata potentissima e ha ridotto il commissariato a un cumulo di macerie, danneggiando anche gli edifici vicini. Secondo alcuni media, dopo la forte esplosione c'è stato uno scontro a fuoco tra aggressori non identificati e le forze di sicurezza.
Nella zona di Cizre sono molto attivi i ribelli curdi del Pkk, accusati dal governo di aver intensificato negli ultimi mesi gli attacchi contro la polizia.
VIDEO: Aftermath of a large #PKK car bomb attack on police HQ in #Cizre #Turkey - @KrdstnRprt pic.twitter.com/0u5i7cKkN7
Conflict News (@Conflicts) 26 agosto 2016
Il governo turco ha immediatamente inquadrato questo attentato nell'ambito di una presunta offensiva che lo Stato islamico e i curdi avrebbero avviato per approfittare della situazione critica creatasi dopo il fallito colpo di stato del luglio scorso.
"La Turchia è in guerra contro tutte le organizzazioni terroristiche che la minacciano e non permetterà a nessuna di queste di "prenderla in ostaggio". Lo ha detto il premier, Binali Yildirim. Il riferimento è soprattutto ai curdi del Pkk, ai curdi siriani del Pyd e all'Isis ma anche alla rete di Fethullah Gulen, che Ankara classifica come organizzazione terroristica e ritiene responsabile del tentativo fallito di golpe del 15 luglio scorso.
Devastating damage to the police building in a truck-bombing attack by suspected #PKK terror group in #Cizre pic.twitter.com/oo9RZDHEvA
— Abdullah Bozkurt (@abdbozkurt) 26 agosto 2016
In questi giorni - in una radicalizzazione della strategia - la Turchia ha avviato massicce operazioni militari in territorio siriano, nel distretto di Jarablus, nel nord-est della Siria. L'obiettivo è sia arginare la minaccia dell'Isis e tenerla il più possibile lontana dal confine, sia evitare il consolidamento di un possibile territorio curdo unificato nel nord della Siria. Per questo Ankara bombarda e attacca le milizie curde del Ypg, alleate degli Stati Uniti, ma che Erdogan e i militari considerano uguali ai curdi del Pkk.