Scandali in Francia e Spagna. Davvero siamo i peggiori d'Europa?
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Scandali in Francia e Spagna. Davvero siamo i peggiori d'Europa?

L'infanta Cristina di Spagna è indagata per corruzione, mentre i francesi non credono più nella politica "normale" di Hollande

La Francia di Hollande è scossa dal terremoto dei paradisi fiscali e vacilla sotto il peso di una crisi feroce. La Spagna del re Juan Carlos assiste basita allo scandalo corruzione che ha travolto la casa reale, mentre anche il partito conservatore al potere viene accusato di un maxi-sistema di tangenti pubbliche. Di fronte a tutto ciò il caos italiano sembra quasi fisiologico,

In un'Europa in cui crollano una per una tutte le certezze, anche l'Italia non sembra essere peggiore di tutti gli altri. Insomma, la maglia nera della politica in questo momento non potrebbe assere assegnata a Roma senza se e senza ma.

Ne sa qualcosa François Hollande. Il presidente "normale" ha toccato il fondo più in basso di una straordinaria impopolarità. Solo il 27% dei francesi crede in lui. Non si vedevano numeri simili dal 1981, quando Valery Giscard d'Estaing passò il testimone a François Mitterand.

Il capo dell'Eliseo non deve solo fare i conti con una crisi che ha messo la Francia in ginocchio, ma deve anche difendersi da una tempesta politica che ha travolto il suo governo. Le dimissioni nella vergogna del suo ministro del Bilancio, Jerome Cahuzac, che è stato scoperto con le mani nel sacco di investimenti in vari paradisi fiscali, proprio lui che aveva appoggiato strenuamente la supertassa per i ricchi al 75%, ha fatto definitivamente crollare la fiducia dei cittadini d'Oltralpe nella loro classe politica.

Il sondaggio pubblicato dal quotidiano Le Figaro è impietoso. Alla domanda se i francesi credono a François Hollande quando sostiene che Cahuzac non ha beneficiato di alcuna protezione dall'alto nel gestire i suoi vari conti all'estero ed evadere il fisco, l'87,7% ha seccamente risposto di no. Ed è inimmaginabile che abbiano partecipato al sondaggio solo elettori di centro-destra.

Molti socialisti si sono detti "disgustati" dallo scandalo Cahuzac, e il primo a pagarne le conseguenze (oltre allo stesso ministro) è proprio il presidente, che adesso dovrà inventarsi qualcosa per tornare nel cuore dei francesi e per dare il segnale che "così non fan tutti" e che la politica francese non è tutta corrotta e bugiarda come Jerome Cahuzac.

Ma i conti non aiutano il capo dell'Eliseo e un'economia che stenta a ripartire a un anno dall'inizio del suo mandato infligge un ulteriore colpo a una presidenza che si prospetta tutta in salita.

E se la Francia piange, la Spagna certo non ride. Le notizie da Madrid si susseguono senza soluzione di continuità, gettando fango sulla casa reale. L'infanta Cristina, secondogenita del re Juan Carlos, è indagata per corruzione all'interno del caso Noos, che vede sul banco degli imputati suo marito, il faccendiere Iñaki Urdangarin, che avrebbe ottenuto pagamenti illeciti da amministrazioni comunali e regionali per eventi mai organizzati.

Inizialmente Urdangarin aveva scagionato sua moglie, dichiarando che Doña Cristina non era al corrente di niente. Ma è stato scoperto uno scambio di email tra il genero del re e il suo socio in affari, nel quale lo stesso Urdangarin sostiene il contrario, ossia che "Kid" (il nomignolo dato a sua moglie Cristina) sapeva perfettamente cosa stava succedendo.

Per intenderci, si parla di circa 15 milioni di euro intascati attraverso una Ong. Somma della quale sarebbe stato al corrente anche re Juan Carlos, già in pessime acque dopo l'ultimo scandalo che lo ha personalmente travolto.

Ad aprile dello scorso anno, in piena crisi economica e con la disoccupazione spagnola alle stelle (al 23,6%, il tasso più alto in Europa), il re si era concesso una battuta di caccia all'elefante in Botswana, alla modica cifra di circa 30mila euro a persona. La cosa era emersa perché lo sfortunato Juan Carlos in quell'occasione si era rotto un'anca e non era stato possibile nascondere alla stampa l'esotico (ed esoso) viaggio.

All'epoca in molti chiesero al re di abdicare e le richieste sono tornate a farsi sentire a Madrid anche oggi, dopo quest'ulteriore terremoto che destabilizza l'establishment del potere politico spagnolo sin nel suo cuore. E' la prima volta che la casa reale spagnola si ritrova sul banco degli imputati in un processo per corruzione.

Se la fiducia dei francesi nei confronti della politica al momento è ridotta la lumicino, quella degli spagnoli è definitivamente al tappeto, proprio in un momento in cui è necessario prendere direzioni rigorose (e anche dolorose) in campo economico, affinché entrambi i Paesi possano risollevare la testa.

Insomma, noi italiani che guardiamo sempre all'estero come stella polare di buon governo e moralità delle istituzioni, siamo davvero così convinti di essere i peggiori d'Europa?

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Anna Mazzone