Pakistan, una Lady Oscar pashtun sfida a squash i talebani
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Pakistan, una Lady Oscar pashtun sfida a squash i talebani

Maria Toor Pakai è una campionessa di squash che si è finta uomo e ora è nel mirino degli integralisti

Chingaiz Khan è il primo giocatore di squash in Pakistan ed è 52esimo nella classifica mondiale. 22 anni, originario del Waziristan, sin da piccolo si è definito "un guerriero". Ma la particolarità di Chingaiz Khan è che non è un uomo, ma all'anagrafe figura come Maria Toor Pakai. Un'autentica campionessa che si è finta uomo pur di poter coronare il suo sogno: giocare a squash e vincere.

Una Lady Oscar in salsa pashtun, Maria Toor Pakai all'età di quattro anni informa i suoi genitori di non voler indossare vestiti da bambina e chiede alla madre di bruciarli in giardino. Suo padre la soprannomina Chingaiz Khan, come il guerriero mongolo, e all'età di 12 anni la iscrive al primo torneo di squash, sport nel quale Maria eccelle da sempre.

La sua è una storia di successo, fino a quando non viene scoperta la sua vera identità. Allora cominciano a piovere le minacce dai talebani. Una donna non può indossare pantaloncini corti e mostrare le gambe, pertanto Maria viene entra nel mirino dai fan della sharia e rischia grosso.

Ma lei non si arrende. Vuole continuare a giocare a squash e non ha alcuna intenzione di rinunciare al suo sogno. "Sono un guerriero. Sono nata guerriero. Morirò guerriero". Questo il suo motto, che continua a ripetere nonostante le difficoltà e le minacce.

Lo squash è uno degli sport più popolari del Pakistan e molte donne lo giocano, anche se nessuna viene dal Waziristan, che è tra le regioni più conservatrici del Paese. E il caso di Maria Toor Pakai ha causato una serie di problemi a tutta la sua famiglia.

In Waziristan una donna non è autorizzata a lasciare la casa della sua famiglia, a meno che non si sposi. Le ragazze indossano tutte il velo e girano accompagnate da fratelli, padri o cugini. Insomma, da membri della famiglia che possano vigilare sul loro onore. Ma Maria porta i capelli corti e sbarazzini, senza velo, e per la maggior parte della giornata va in giro in pantaloncini, tra allenamenti e gare.

I capi tribù del suo villaggio ne sono rimasti scioccati e hanno dichiarato che la ragazza ha gettato il disonore su tutta la comunità. Ma la sua famiglia è totalmente con lei, a cominciare dal padre che la tratta a tutti gli effetti come un figlio maschio, di cui va orgoglioso.

D'altronde, Maria non delude le aspettative: è una giocatrice purosangue, di quelle che scalano in un attimo le vette delle classifiche mondiali. E davanti ai talebani lei fa spallucce, mirando solo e unicamente a vivere il suo destino da star.

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Anna Mazzone