Dipendenti più felici: sette strategie per raggiungere l’obiettivo senza un aumento di stipendio
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Economia

Dipendenti più felici: sette strategie per raggiungere l’obiettivo senza un aumento di stipendio

Far crescere la soddisfazione sul posto di lavoro è possibile anche nei momenti di crisi. Ecco come fare

Una delle conseguenze della crisi è un mercato di lavoro meno flessibile: chi ha un impiego, infatti, se lo tiene stretto. Conseguenza: la soddisfazione per il proprio lavoro scende parallelamente con la capacità delle imprese di compensare economicamente i propri dipendenti. Molte organizzazioni aziendali, infatti, aspettano che i tempi siano migliori per premere sull’acceleratore, ma mettersi in gioco con i propri dipendneti in un momento difficile è anche un modo per costruire un capitale di fiducia da spendere quando l’economia riprenderà a marciare a pieno regime. Una presa di posizione nei confronti del proprio team, inoltre, è un modo per instillare e coltivare fiducia. Come riporta Forbes , l’alternativa per riguadagnare il rapporto con i propri dipendenti, anche quando l'economia va male, esiste. Gli esperti consigliano una ricetta in sette punti. Innanzituto, è importante non perdere mai di vista i valori della propria impresa. E’ facile, infatti, parlarne quando le cose vanno bene, quando si possono organizzare incontri e convention, quando si può investire sulle persone, ma è proprio quando il gioco si fa duro che servono di più per aggregare e motivare i dipendenti. Inoltre, una forte leadership è anche un modo per distinguersi dai concorrenti nei momenti difficili.

Da questo deriva il secondo suggerimento: la leadership è importante a ogni livello, anche all’interno del singolo gruppo di lavoro. Ogni manager e supervisor dovrebbe dunque essere incaricato di mettere al centro la soddisfazione delle persone del proprio team e di cercare occasioni per migliorarla. Terzo: gli esperti ricordano di tenere gli occhi puntati sul futuro e sui propri obiettivi. I dipendenti si sentono incoraggiati a dare il massimo per affrontare i tempi difficili, soprattutto se possono contare su una prospettiva di miglioramento. Quarto: mantenete i canali di comunicazione aperti. La gente, infatti, tende a comunicare di meno quando le cose vanno male. Ma è proprio questo il momento in cui è necessario comunicare di più. Far circolare le buone notizia, per esempio, può dare uno straordinario supporto al morale. 

Quinto: favorire la collaborazione per aiutare i gruppi a migliorare la loro capacità di condividere risorse e di lavorare insieme. E’ questa una politica che contribuisce a ridurre i costi e a incrementare l’efficienza. Sesto: attenzione alle opportunità di sviluppo. Poiché il ritmo di lavoro rallenta, le persone possono imparare nuove competenze e sviluppare nuove capacità. Un modo per farlo è “allungare” il raggio dei compiti lavorativi e accelerare sulla formazione. Settimo: ricordatevi che un budget più contenuto implica che le persone debbano andare un po’ più lontano, agire più velocemente e cogliere le opportunità che il mercato offre. 

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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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