Brooklyn, qui la dolce vita muove l'economia
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Brooklyn, qui la dolce vita muove l'economia

Con la "New Brooklyn Economy" il secondo distretto di New York si sta trasformando nel nuovo centro vitale ed economico della città

Ogni weekend il treno L della metro di New York traghetta da Manhattan a Brooklyn migliaia di persone, che arrivano qui per visitare i mercatini pieni di vintage e di cibi stuzzicanti, per poi fermarsi fra bar e bistrot fino a tarda sera. Brooklyn conquista tutti con la sua "dolce vita", così diversa da quella frenetica e convulsa di Manhattan. Ma non è l'unica delle eccellenze che stanno trasformando il secondo distretto di New York in un’alternativa alla city, per vivere e per lavorare.

Nel giro di un decennio, dal 2000 al 2010, l'occupazione nel distretto è cresciuta dell’11 per cento secondo i dati della Camera di Commercio di Brooklyn. Cinquantamila nuovi posti di lavoro sono stati creati a fronte dei centomila persi a Manhattan. E già si parla di una “New Brooklyn Economy”, che si muove all’insegna del fortunato binomio tra creatività digitale e cibo salutare e a chilometro zero.

Interi quartieri di Brooklyn sono stati ridisegnati dalle nuove energie creative. Dumbo (acronimo di Down Under the Manhattan Bridge Overpass) si è trasformato da desertica area postindustriale in quartier generale dell’industria High Tech di New York, tanto da essere stata soprannominato Silicon Beach per la gran quantità di aziende digitali che vi lavorano: Etsy , il famoso sito di e-commerce dedicato al vintage, è basato a Dumbo, così come Small Planet, azienda pluripremiata che crea avvincenti app e giochi per tablet e smartphone, o ancora Huge, società che cura il marketing e design digitale per colossi come Barneys o il MoMA.

Brooklyn insomma non è più il ponte per Manhattan, ma una vera e propria destinazione. "Sebbene il cuore finanziario della città rimanga pur sempre Manhattan, dove risiedono soldi e istituzioni – dice Kenneth T. Jackson, professore di Scienze Sociali e storico delle Città alla Columbia University - Brooklyn è in grande crescita. Il fatto che adesso sia diventata più sicura e che sia più economica della city, le dà un grande appeal, facendola competere con città come Los Angeles e Chicago”.

Se gli anni ’90 sono stati dominati dal mito di Manhattan e dagli yuppie, oggi è Williamsburg a Brooklyn la meta del divertimento, il luogo dove fioriscono le nuove mode e dove ci si sposta per mangiar buon cibo a prezzi più contenuti e in un'amosfera più confidenziale rispetto a Manhattan. Nessuno l’avrebbe mai detto fino a poco più di vent’anni fa, quando il quartiere era una delle zone più pericolose e malfamate di tutto il paese. Oggi il settore immobiliare sta facendo affari d’oro qui, si costruiscono nuovi palazzi, cinema e supermercati ad ogni angolo. E si trovano ristoranti famosi come Roberta’s - una pizzeria-club nata in un baracchino in mezzo alle industrie, e oggi perennemente affollata da newyorker e turisti - o la Maison Premiere, l’oyster house dove si pasteggia a ostriche e assenzio, premiato dalla rivista Time Out come il miglior bar della città, o ancora il cafè bistrot di Marlow&Son, specializzato in cucina biologica e verdure che arrivano dagli stessi orti di Brooklyn.

Mentre il mercato di Smorgasburg che si tiene ogni weekend a Williamsburg e offre cucina di tutte le etnie, rigorosamente "healthy" e sostenibile, è meta perenne di pellegrinaggio gastronomico, in tutte le stagioni e in tutte le condizioni atmosferiche. Solo il tempo darà ragione della "New Brooklyn Economy", ma intanto Brooklyn gioca con orgoglio e con tutte le carte in regola la sua partita.

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Paola Camillo