Assunzioni, gli incentivi del 2015
Franco Silvi/Ansa
Economia

Assunzioni, gli incentivi del 2015

Ecco come funzionano gli sgravi contributivi per le aziende, previsti dalla Legge di Stabilità

Contributi zero per tre anni, a chi recluta un nuovo dipendente a tempo indeterminato. Funzionano così, in linea di massima, gli incentivi alle assunzioni introdotti dal governo Renzi con la Legge di Stabilità del 2015. Se un'azienda proporrà fin da subito un inquadramento stabile al lavoratore, per 36 mesi non dovrà pagare gli accantonamenti previdenziali all'Inps. Ecco, nel dettaglio, quali imprese potranno beneficiare degli sgravi e quanto risparmieranno.


A chi spettano gli incentivi

Hanno diritto alle agevolazioni tutte le imprese che assumono fin da subito un lavoratore a tempo indeterminato o che convertono in un contratto stabile un precedente rapporto precario già in essere, per esempio un impiego a termine o una collaborazione a progetto (co.pro). Il dipendente reclutato, però, non deve aver lavorato con altri contratti a tempo indeterminato, presso qualsiasi impresa, nei sei mesi che precedono la data dell'assunzione. Inoltre, nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2014 e il 1° gennaio 2015, il lavoratore non deve aver già lavorato a tempo indeterminato con la stessa azienda che lo assume (o con società che fanno parte del medesimo gruppo).

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Come funzionano e quanto durano

Sulla retribuzione spettante al dipendente, l'impresa non paga la contribuzione all'Inps, che è pari a circa il 33% del salario lordo. Restano invece da versare i contributi all'Inail e il Tfr (trattamento di fine rapporto), cioè la quota di stipendio accantonata per la liquidazione. La durata delle agevolazioni è di tre anni. Chi recluta un nuovo dipendente nella primavera del 2015, dunque, potrà avere gli incentivi sino al 2018.

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Quanto risparmia l'azienda

La riduzione dei costi per l'impresa dipende ovviamente dall'ammontare della retribuzione del dipendente assunto o stabilizzato, visto che i contributi Inps sono proporzionali al salario. In linea di massima, per un neoassunto che guadagna tra 15mila e 24mila euro lordi annui, cioè tra 1.000 e 1.500 euro netti mensili,  l'azienda risparmierà  tra 300 e 450 euro circa al mese, rispetto alle cifre che avrebbe dovuto pagare in assenza di incentivi. Va ricordato, però, che le agevolazioni vengono riconosciute fino a un importo massimo di 8.060 euro all'anno.

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I lavoratori esclusi

Non può beneficiare degli sgravi chi recluta alle proprie dipendenze un domestico o un lavoratore con un contratto di apprendistato. Per quest'ultima forma di assunzione, destinata ai giovani con meno di 30 anni, esistono già altre agevolazioni (retribuzioni e contribuzioni ridotte). Nel settore agricolo, invece, gli incentivi introdotti dalla Legge di Stabilità verranno concessi in misura limitata, cioè fino a esaurimento delle risorse stanziate per questo comparto produttivo (appena 2 milioni di euro nel 2015).

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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