L'assunzione di medici cubani potrebbe essere un modo per finanziare il regime
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L'assunzione di medici cubani potrebbe essere un modo per finanziare il regime

Il sospetto lanciato da alcune organizzazione che da anni si contrappongono ai vertici de L'Avana dopo la notizia dell'assunzione di 500 medici dell'isola caraibica fatta dalla Calabria

Negli scorsi giorni si è parlato a lungo dell’arrivo in Calabria di quasi 500 medici provenienti da Cuba nell’ambito di un accordo sottoscritto dalla Regione Calabria e lo Stato cubano. Alcuni organi di stampa e personalità politiche hanno salutato il fatto con grande enfasi tuttavia, dietro alla facciata ci sono molte ombre. Da piu’ parti ci sono state delle proteste perché si ritiene tutto questo sia una gigantesca operazione di sostegno al regime dittatoriale castrista. Panorama ha letto l'accordo tra il presidente della Regione Calabria e l'intermediaria interamente in mano al governo de l'Avana: il 75% dei soldi erogati dalla Regione andranno al regime mentre ai medici, sui quali grava il sospetto di essere senza i necessari titoli come confermano i report di Ong specializzate, andranno appena 1.200 euro in rimborsi esentasse.

E anche la banca intermediaria è stata sanzionata dal governo Usa perché opera a spese del popolo cubano. Nel parliamo con Yadira Companioni Rueda cittadina italiana di origine cubana che si oppone al regime dell’Havana insieme ad altri suoi connazionali che vivono come lei nel nostro paese.

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Stefano Piazza