La sfortuna si è abbattuta ancora su Cuba
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La sfortuna si è abbattuta ancora su Cuba

La sfortuna si è abbattuta di nuovo su Cuba dopo che l’isola caraibica è stata travolta dall’uragano Ian che ha lasciato completamente senza luce ed elettricità 11,3 milioni di cubani (l’intera popolazione), oltre ad aver provocato almeno due morti e decine di migliaia di sfollati secondo un primo bilancio provvisorio. La situazione a Cuba è drammatica come ci conferma l’attivista italo-cubana Yuraimy Machado: «Social media e giornali di Stato hanno pubblicato centinaia di foto di case inondate e tetti portati via dalla furia dei venti che hanno toccato i 220 km all’ora. Almeno 50.000 persone sono state evacuate dalla provincia di Pinar del Rio che è stata nell’occhio dell’uragano per più di un’ora e mezza. Nella provincia de L’Havana tre torri dello stadio Capitan San Luis sono cadute e anche lo stadio 26 de Julio de Artemisa ha subito gravi danni. Per l’isola che sta lottando con la peggiore crisi economica dai tempi del «Periodo especial», che seguì il crollo dell’Unione Sovietica negli anni Novanta, è una vera mazzata. Il ministero dell’Energia ha ammesso che «il Servizio elettrico nazionale si trova in una condizione eccezionale di generazione elettrica Zero, associata alla situazione climatologica complessa, che ha colpito la sua infrastruttura». É saltata anche la grande centrale termoelettrica di Antonio Guiteras che secondo le autorità «è uscita dal sistema e non riesce più a sincronizzarsi». Da mesi, come vi abbiamo raccontato nel luglio scorso, Cuba lotta con i continui blackout causati dai guasti alle centrali ormai vecchie, alla cronica mancanza di carburante e all’assenza di manutenzioni programmate degli impianti. Nonostante le protese di piazza il governo non ha fatto nulla come ci conferma Yuraimy Machado: «Non è stato fatto nulla nemmeno stavolta, la vita a Cuba è sempre più precaria e non c’è nessun rispetto per le libertà individuali. Manca tutto, dagli alimentari, ai medicinali e non funzionano i servizi di ogni tipo». Il presidente Miguel Díaz-Canel Bermúdez, che è sempre più il bersaglio delle proteste della popolazione cubana, si è recato nelle zone più colpite. «Siamo certi che usciremo da questa situazione», ha detto Diaz-Canel Bermúdez chiedendo ai giovani e alle organizzazioni studentesche «una maggiore partecipazione nel volontariato sul territorio» anche se c’è da chiedersi con quali strumenti lo potranno fare visto che a Cuba manca tutto. A proposito di istituzioni cubane, ieri il Partito nazionalista cubano (Pnc), formazione politica di destra che attende il crollo del regime per ridare speranza all’isola di Cuba, attraverso un comunicato stampa si è congratulato con Giorgia Meloni e i suoi alleati per la recente vittorie alle elezioni politiche: «Il Comitato Esecutivo del Pnc e i suoi membri esprimono le più sincere congratulazioni all'onorevole Giorgia Meloni, leader dei Fratelli d'Italia e alla coalizione (Meloni, Salvini e Berlusconi) per la sua vittoria elettorale alle elezioni del 25 settembre di questo anno. Il trionfo della destra è una speranza per tutto il nostro mondo ed è anche per Cuba e gli altri paesi d'America che subiscono l'assalto del comunismo e della sinistra. In questo periodo milioni di europei e milioni di cittadini di questo mondo consolidano e ripongono le loro speranze nell'Italia. Questa è la strada che devono seguire i popoli che amano la libertà e definiscono la propria sovranità. L'Italia sta cambiando la storia e segna una nuova era, una nuova Europa di nazioni libere con un futuro promettente. Ci congratuliamo inoltre con il popolo italiano per la saggezza e la fermezza, per i suoi principi e per il coraggio, ha mostrato il suo libero pensiero e la sua forza per difendere la sua sovranità e libertà, ha insegnato al mondo la grandezza di un popolo determinato a disegnare e scegliere il fondamento della sua legalità. Viva l'Italia!». Questa notte l'uragano Ian ha attraversato la penisola della Florida , scaricando fino a un metro di pioggia su alcune città, provocando gravi inondazioni e interrompendo l'elettricità a due milioni di clienti. I funzionari hanno avvertito i residenti in tutto lo stato che Ian, potrebbe diventare uno dei peggiori che abbiano mai colpito lo stato mentre si dirigeva verso l'Oceano Atlantico, minacciando la Georgia e forse la Carolina. In molti casi i soccorritori hanno dovuto aspettare che il peggio della tempesta passasse per poter intervenire gestendo miglia di chiamata in arretrato. Fortunatamente da stamane Ian continua a perdere forza mentre il centro della tempesta si sposta sulla terraferma. Da questa mattina l’uragano secondo il National Hurricane Center, continua a perdere forza tanto che ora è classificato come tempesta di categoria 1.


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Stefano Piazza