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(Ansa)
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Chi era Evgeny Prigozhin il mercenario che ha osato attaccare Putin e la Russia

Un uomo violento, definito «lo chef di Putin» ma che con la marcia verso Mosca di due mesi fa ha segnato la sua fine

C'era una volta lo «chef di Putin». Oggi Evgeny Prigozhin è un «traditore», come lo ha definito il leader del Cremlino. Ma chi è quest'uomo e cos'è il Wagner Group che stanno sfidando nel cuore Mosca ed il suo leader?

Questa compagnia privata è stata fondata nel 2014 dal Tenente Colonnello dell’intelligence militare russa (GRU) Dmitry Utkin anche se il reale proprietario è l’oligarca Yevgeny Viktorovich Prigozhin, un uomo molto vicino al ristretto gruppo di potere di Putin, conosciuto per la sua precedente attività come lo chef del Cremlino.

Le attività di Prigozhin, nato nel 1961 a San Pietroburgo (all’epoca Leningrado), sono davvero molte ed è stato sanzionato dal Dipartimento del Tesoro americano dopo essere stato incriminato dal Consigliere speciale americano Robert Swan Mueller per il caso dell’Internet Research Agency, la cosiddetta fabbrica dei troll, ancora in funzione e con sede a San Pietroburgo, che venne utilizzata per tentare di influenzare le elezioni presidenziali americane del 2016 e le elezioni di medio termine del 2018, attraverso operazioni di disinformazione (fake news) compiute da “cittadini russi”.

Prigozhin è il proprietario della Concord Management e della Concord Catering, due società che gestiscono una serie di ristoranti di lusso dove si svolgono eventi ufficiali organizzati dal Cremlino e possiede anche una catena di supermercati, oltre ad avere interessi economici anche in alcuni casinò e società di catering. Nel percorso dell’ex venditore di hot dog, asceso ai vertici del potere in Russia, ci sono anche alcune disavventure; nel 29 novembre 1979, Prigozhin è stato condannato a una pena sospesa per furto (a Leningrado); nel 1981 invece è stato condannato a dodici anni di reclusione per rapina, frode e coinvolgimento di adolescenti nella prostituzione. L’oligarca, dopo aver trascorso in totale nove anni in prigione prima di essere rilasciato, ha intentato numerose cause legali contro alcuni motori di ricerca nei quali si trovano notizie sulle sue condanne e questo in virtù del diritto all’oblio.

Segretezza e discrezione

Per tornare al Wagner Group si tratta di milizia privata composta da ex militari e da ex appartenenti allo Specnaz (le forze speciali russe, N.d.A.) attiva in diversi scenari di guerra. Nel Donbass, in Crimea, in Siria, in Libia, nella Repubblica Centro- Africana e dal 2018 anche in Mozambico, dove alcune compagnie russe lavorano nel settore dell’estrazione del gas nella zona di Cabo Delgado da tempo scossa dall’insorgenza jihadista fomentata da un gruppo locale chiamato Al-Shabaab che ha giurato fedeltà all’ISIS. Per quale motivo la Russia utilizza (anche se nega ostinatamente) le milizia private del Wagner Group? La risposta è la più scontata e semplice del mondo; Mosca così può intervenire ovunque i suoi interessi legittimi -o presunti tali- vengano minacciati, evitando di incorrere direttamente in rappresaglie diplomatiche. Senza contare che la morte di un mercenario in battaglia fa sempre meno rumore che quella di un soldato di un esercito regolare. E questo vale a Mosca così come a Washington D.C. Infine, occorre ricordare che l’uso a dir poco spregiudicato di compagnie private come il Wagner Group da parte di soggetti statali, come ad esempio la Federazione Russa, non esclude affatto che questi e altri mercenari siglino contratti con committenti privati. E anche questa non è certo una bella notizia.

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Stefano Piazza