Diario di Guerra. Terzo giorno
Dal Mondo

Diario di Guerra. Terzo giorno

Il nostro inviato a Israele in conversazione con Shelly Tal Meron, membro della Knesset israeliana Yesh Atid (in ebraico: יש עתיד, "C'è un futuro"), un partito politico israeliano centrista e laico, guidato dall'ex giornalista Yair Lapid. Qui sotto la trascrizione dell'intervista

SHELLY TAL MERON SULLA CROCE ROSSA - Noi ci aspettavamo che il mondo, le organizzazioni per le donne, le organizzazioni per i diritti umani parlassero di quello che hanno vissuto le donne israeliane e il popolo israeliano in generale il 7 ottobre. C’è stato il silenzio completo da parte di queste organizzazioni, in particolare da parte di Un Women. Abbiamo mandato lettere, ne abbiamo parlato, ma non c’è stata risposta. Ci aspettavamo che il mondo condannasse Hamas, un’organizzazione terroristica che usa la violenza sessuale come arma di guerra. Questi sono crimini di guerra, contro la Convenzione di Ginevra. Abbiamo chiesto che la Croce Rossa visiti gli ostaggi, per valutare le loro condizioni mediche, per dare loro medicine, per darci una lista e sapere chi è vivo e chi non lo è più, chi è ferito, e non abbiamo avuto successo. Il nostro ministro della Salute è volato in Europa per incontrare la presidente della Croce Rossa ma non ha funzionato, anche il nostro premier l’ha incontrata. La Croce Rossa non sta visitando i nostri ostaggi, sono civili che sono stati portati a Gaza, è un crimine di guerra. Queste persone non stanno ricevendo assistenza medica, molti sono stati feriti, ne hanno bisogno, ci sono 85enni che hanno bisogno di medicine tutti i giorni e non le stanno ricevendo. Noi chiediamo alla Croce Rossa che faccia il suo lavoro e questo significa prendersi cura della salute di queste persone. Mandiamo centinaia di camion di aiuti umanitari in Gaza per aiutare la popolazione civile ci aspettiamo che la Croce Rossa si prenda cura dei nostri ostaggi.


SHELLY TAL MERON VIDEO VIOLENZE DONNE - Sono un membro della commissione per i diritti civili della Knesset, sfortunatamente il 7 ottobre abbiamo avuto un attacco orrendo da parte di Hamas. Le persone sono state uccise, alcune bruciate vive, inoltre le donne hanno subito violenze sessuali, mutilazioni. Lo abbiamo visto nei Kibbutz, giovani donne stuprate e poi uccise, lo abbiamo visto al Festival Nova dove molte giovani donne sono state violentate e uccise. Abbiamo testimonianze di quanto accaduto e ci sono delle inchieste in merito da parte di alcuni fra i principali media internazionali. 250 persone sono state prese in ostaggio a Gaza, alcune di loro giovani donne. Ci sono donne che sono tornate dalla prigionia spiegando quello che sta accadendo e parlando di violenze sessuali che sono attualmente in corso a Gaza. Ci sono ancora giovani donne in ostaggio nella Striscia che subiscono violenze ogni giorno. Abbiamo bisogno di riportare a casa i nostri ostaggi ora, tutti a partire dalle donne. Questa giovani ragazze potrebbero rimanere incinte. Il dolore di dare alla vita un bambino in quelle condizioni credo sia non spiegabile ed è qualcosa che non possiamo accettare. Vogliamo prendere i terroristi e portarli davanti alla Corte israeliana e internazionale.

I più letti

avatar-icon

Stefano Piazza