Papa Francesco: per il concerto in Sala Nervi, i posti d'onore ai poveri
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Papa Francesco: per il concerto in Sala Nervi, i posti d'onore ai poveri

Ai concerti in Vaticano, i posti d'onore erano da sempre riservati ai capi di Stato e delle Istituzioni. Ora Papa Bergoglio cambia tutto

Finora ai concerti in Vaticano in onore dei Papi presenziavano capi di Stato e di governo, alti dignitari, rappresentanti di grandi istituzioni.
Nel pontificato di Francesco, invece, cambia tutto. Nel prossimo concerto nell'Aula Paolo VI ai posti d'onore siederanno i poveri, i migranti e i senzatetto. È una delle caratteristiche del concerto che si svolgerà nella Sala Nervi il prossimo giovedì 14 maggio alle 18.00 per le Opere di Carità di papa Francesco, con l'eloquente titolo "Con i poveri e per i poveri".
Nella solennità dell'Ascensione, a esibirsi saranno l'Orchestra Filarmonica Salernitana "Giuseppe Verdi", sotto la bacchetta del maestro Daniel Oren, e il Coro della Diocesi di Roma, diretto da mons. Marco Frisina, per sostenere le opere di carità del Pontefice e con il patrocinio dell'Elemosineria Apostolica.
Altri patrocinanti di un evento che unisce l'aspetto culturale a quello benefico sono il Pontificio Consiglio della Cultura, quello per la Nuova evangelizzazione e la Fondazione San Matteo del card. Van Thuan.
I biglietti di ingresso saranno gratuiti, ma a tutti i presenti "sarà data la possibilità di contribuire con offerte volontarie - spiega l'organizzazione - che saranno interamente devolute all'Elemosineria apostolica e consegnate nelle mani dell'elemosiniere, mons. Konrad Krajewski". 

In programma musiche dello stesso mons. Frisina, in particolare arie tratte dall'opera musicale "La Divina Commedia" per celebrare i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, oltre a brani di musica sacra. Ma protagonisti assoluti dell'evento saranno i più bisognosi. Saranno loro gli ospiti più illustri della serata, chiamati attraverso Associazioni di carità e di volontariato che operano in loro aiuto e collaborano alla realizzazione del concerto: la Caritas Diocesana di Roma, il Gran Priorato di Roma e la Delegazione di Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta, il Circolo San Pietro, la Comunita' di San'Egidio e il Centro Astalli, che assiste e porterà migranti e rifugiati. "Occuperanno in Aula i posti d'onore e, accanto a loro, seguendo gli insegnamenti del Papa, saranno invitate famiglie, anziani e giovani di tutte le Parrocchie Romane, in particolare coloro che nelle periferie di Roma vivono situazioni di disagio materiale e spirituale con l'augurio che per loro, come per tutti quelli che parteciperanno, questa serata rappresenti un seme di fiducia e di speranza per il futuro", spiega ancora l'organizzazione.
Il concerto verrà presentato ufficialmente in Vaticano in una conferenza stampa giovedì' 30 aprile. Ma lo spirito dell'evento segna un'evidente differenza rispetto ai concerti che si tenevano nella Città Leonina solo fino a due anni fa. È ancora nella memoria la sorpresa che colse tutti il 22 giugno 2013, quando papa Bergoglio, all'ultimo momento, diede forfait al concerto, sempre nella Sala Nervi, organizzato per l'Anno della Fede dal dicastero della Nuova evangelizzazione. Il presidente, mons. Rino Fisichella, disse allora che il Pontefice non si sarebbe unito all'evento, cui prendevano parte anche i vertici della Rai e diverse personalità, a causa di impegni "improrogabili".
L'immagine della sedia del Papa rimasta vuota diventò, in maniera anche un po' traumatica, il simbolo di un corso del tutto diverso nell'immagine pubblica del pontificato, improntata alla sobrietà e, oggi ancora di più, all'azione prioritaria in favore dei poveri.


Fonte: Fausto Gasparroni/Ansa

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