Esiste un mondo oltre lo schermo
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Esiste un mondo oltre lo schermo

Consigli per finire bene l'anno scolastico: 9. Riapriamo quella porta.

Pillole bisettimanali per aiutare studenti (e famiglie) a restare motivati con la didattica a distanza. A firma di Marcello Bramati e Lorenzo Sanna, dirigenti e docenti dei licei Faes di Milano, nonché autori di Basta studiare! e Leggere per piacere (Sperling & Kupfer). Il mercoledì e la domenica, alle 8.30 su panorama.it, consigli, dritte e buone pratiche per concludere al meglio la scuola.

Da qualche giorno ormai stiamo vivendo una nuova fase del nostro isolamento forzato. Dal punto di vista didattico nulla è cambiato, la scuola rimane esclusivamente a distanza, uno spiraglio differente si profila forse all'orizzonte solo di chi dovrà affrontare l'esame di Stato al termine della quinta liceo, dal 17 giugno.

Ci sono i programmi da portare a termine, aumentano stanchezza e nervosismo, come sempre nel mese di maggio e durante le ultime settimane di scuola. Gli studenti sono pallidi certamente anche per questo, stanchi, preoccupati, qualcuno ormai con
le motivazioni ridotte al minimo. Genitori e docenti vedono pallore e apatia e con la nuova fase dell'isolamento aggiungono una domanda più specifica: non solo «Come va (a scuola)?», ma anche «Sei uscito anche solo per una boccata d'aria?».

Con le giuste cautele e senza venire meno a un senso civico ricostruito in questi mesi, i giovani studenti possono tornare ad aprire la porta della cameretta e poi di casa e tornare a respirare un po' d'aria. Nella maggior parte dei casi, però, la porta è
rimasta chiusa, rigidamente serrata. «Mi sento una talpa» direbbe qualche studente, più o meno consapevole.

Qualcuno si sta facendo trascinare da una consuetudine ormai acquisita, divenuta ennesima pigrizia, chiuso in camera. Altri non trovano ragioni nel tornare a costruire modi diversi di passare la giornata e intrecciare relazioni, isolati nel loro mondo. C'è chi coscientemente pensa che in realtà è più felice così come ha vissuto gli ultimi due mesi, a distanza, con gli amici e la scuola,
protetto da porte chiuse, camere, fratelli, sorelle e genitori.

Docenti e genitori hanno la responsabilità e l'opportunità di mettersi all'ascolto e osservare rispettosamente cosa accade nel piccolo mondo dei giovani studenti. Non devono forzare i tempi, non devono riversare negli adolescenti dubbi ansiogeni che partono da loro. Possono eventualmente suggerire e accompagnare gli studenti alla riscoperta di un mondo che si apre oltre lo schermo. Nello schermo non si esaurisce la vita, possiamo trovare la forza di tornare ad affrontare la felicità e le difficoltà di quanto si profila oltre la porta di casa.

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