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Cosa sappiamo sulla morte di Niccolò Ciatti, ucciso in discoteca

Il 22enne è stato aggredito in un locale di Lloret de Mar. In carcere un ceceno di 24 anni: "Ho fatto una cosa orribile".

Una furia straziante, insensata, imperdonabile. Le immagini del pestaggio a morte di Niccolò Ciatti, 22enne fiorentino di Scandicci in vacanza a Barcellona, lasciano pochi dubbi sulla dinamica di un omicidio consumatosi in discoteca.

Il ragazzo italiano è morto domenica mattina all’ospedale Josep Trueta di Girona dopo i gravi traumi riportati durante l'aggressione al St. Trop di Lloret de Mar.

Il pestaggio 

Gli agenti del Mossos d’Esquadra, la polizia autonoma catalana, hanno ricostruito l'accaduto anche grazie alle telecamere del locale. Le immagini mostrano la vittima al centro di un cerchio mentre viene aggredita da almeno tre persone: un calcio in pieno volto è propabilmente quello fatale per Niccolò Ciatti che cade al suolo privo di sensi. Il ragazzo perde sangue dalla bocca ma l'ambulanza arriva solo dopo mezz'ora.

Gli amici della vittima hanno denunciato di non essere stati aiutati: «Abbiamo cercato di soccorrerlo ma il corpo era pesante, nessuno ci aiutava, restavano tutti lì a riprendere la scena con i telefonini». 

La telefonata alla polizia

La polizia catalanta è stata avvertita alle 3 del mattino. Nella telefonata alle forze di sicurezza, qualcuno ha riferito di almeno tre giovani che ne pestavano un altro a pugni e calci, anche alla testa. Quando gli agenti sono arrivati nella discoteca Ciatti era in condizioni disperate ed è stato trasportato nell'ospedale Trueta di Girona, dove è morto domenica.

L'accusato: un ceceno di 24 anni

Dei tre arrestati dalla polizia spagnola l'unico a restare in carcere con l'accusa di omicidio è Rasul Bisultanov, 24enne che viveva in Francia da 6 anni a Strasburgo. È lui a sferrare il calcio sul volto di Niccolò davanti alle telecamere, un lottatore addestrato in arti marziali miste, un'ulteriore aggravante per la fase processuale. «Ho fatto qualcosa di orribile» avrebbe ammesso Bisultanov di fronte al magistrato spagnolo che ha però convalidato l'arresto sottolineando anche il pericolo di fuga.

L'inchiesta sulla morte di Niccolò Ciatti è però solo iniziata: la polizia sta visionando altre immagini dell'accaduto anche per individuale eventuali altri colpevoli per omissione di soccorso.

La discoteca

L'aggressione si è consumata al St. Trop, discoteca di Lloret de Mar, a pochi chilometri da Barcellona. Uno dei locali più conosciuti e frequentati della movida catalana, adesso nel ciclone per un omicidio che riporta l'attenzione sulla sicurezza delle discoteche spagnole. Gli inquirenti ne hanno disposto la chiusura per accertamenti: tra le responsabilità nel mirino quella di soli 9 buttafuori a fronte di quasi 2mila persone presenti.

Il locale però non ci sta e insieme alle associazioni delle imprese catalane di svago notturno ha incaricato l'avvocato Joaquim Boadas di chiedere un'incriminazione per omicidio nei confronti di Bisultanov.

Lutto a Scandicci

La salma di Niccolò Ciatti si trova ancora all'obitorio dell'ospedale di Girona, in attesa dell'autopsia. Il lutto per la sua scomparsa ha fermato tutta Scandicci, la sua casa, così come le bancarelle dell'ortofrutta di Firenze dove lavorava per mantenere la sua passione di organizzatore di eventi.

L'appello alla giustizia arriva anche dal sindaco di Scandicci, Sandro Fallani: «È necessario che si faccia chiarezza. Tutta la città è vicina ai familiari, faremo qualsiasi cosa per aiutarli, con l’affetto e con tutto il supporto necessario». Stesse intenzioni per il Consolato che ha fatto sapere di voler seguire con massima attenzione il caso in contatto con le autorità spagnole

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Matteo Politanò