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Columbus day, la storia della festa che divide gli USA

La celebrazione del 12 ottobre, giorno in cui Cristoforo Colombo arrivò nelle Americhe, è stata boicottata da diverse città americane. Perché?

Il 12 ottobre, in Usa e in altri 19 nazioni delle Americhe, è il Columbus day, la ricorrenza che celebra il giorno del 1492 in cui Cristoforo Colombo arrivò per la prima volta nelle Americhe. Una giornata che negli Stati Uniti viene ricordata fin dal lontano 1869 ma che rischia di essere cancellata per le proteste di chi la ritiene un tributo allo sterminio subito dalle popolazioni indigene.

La storia del Columbus Day

La "giornata di Colombo" è stata festeggiata per la prima volta dalla comunità italiana di San Francisco nel 1869. Il primo Stato ad inserirla tra le ricorrenze ufficiali fu il Colorado nel 1905 mentre nel 1937 fu il presidente Franklin Roosevelt a stabilire che diventasse festa nazionale in tutti gli Stati Uniti d'America. 

Come si festeggia

Il 12 ottobre le banche, gli uffici postali, quelli federali, quelli dell'ambasciata italiana a Washington e tutti i consolati italiani restano chiusi. A New York l'evento più sentito: la parata che si tiene sulla Fifth Avenue, dalla 44a alla 72a strada, costellata di bandiere in festa, carri e figuranti per un totale di circa 35.000 partecipanti ogni anno. Da qualche edizione l'Empire State Building accende le sue luci riproducendo il tricolore italiano in omaggio alla festa.

Le proteste e i boicottaggi

Negli anni il Colombus Day è stato preso di mira da chi lo ritiene una festa celebrativa di una strage razziale. L'arrivo di Colombo coinciderebbe infatti con l'inizio dello sterminio delle popolazioni indigene, motivo per cui oltre 50 città americane hanno già deciso di disertare i festeggiamenti. A Los Angeles le autorità hanno sostituito l'annuale parata del Columbus Day con l'Indigenous Peoples Day, la festa delle popolazioni indigene, aborigene e native. La giornata è stata abolita anche a Seattle, Albuquerque, San Francisco, Denver, Phoenix, Portland, Tulsa, Austin e Salt Lake City.

I sostenitori della festa

Il Columbus Day è molto sentito dalla comunità italo-americana e a New York c'è chi difende a spada tratta l'annuale parata che si svolge nel Bronx. Oltre mille persone hanno firmato una petizione per salvare la statua del navigatore dalla distruzione, chiesta a gran voce al sindaco Bill de Blasio da chi la considera "un simbolo del colonialismo e dello sterminio".

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Matteo Politanò