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Chi sono i due italiani premiati dalla Fondazione Obama

Roberto Pontecorvo e Valentino Magliaro sono due dei 500 giovani leader innovatori civici di tutto il mondo

Roberto Pontecorvo, salernitano, 27 anni. Valentino Magliaro, 25, milanese. Sono loro i due giovani italiani che hanno avuto l'onore di partecipare assieme ad altri 500 ragazzi all'incontro per "giovani leader innovatori civici di tutto il mondo" organizzato a fine ottobre a Chicago dalla Fondazione Obama.

Nel corso di un'intervista rilasciata a Repubblica Roberto ha provato a esprimere la sua gioia quando ha ricevuto l'email con cui la Fondazione Obama lo informava di aver valutato positivamente il suo progetto. Sottolineando come anche l'emozione di essere stato chiamato a partecipare a questo importantissimo forum di giovani pensato per dare loro l'opportunità di scambiarsi idee ed esplorare soluzioni creative a problemi comuni fosse ancora fortissima. E in effetti Roberto e Valentino fanno bene ad essere orgogliosi di essere riusciti a catturare l'attenzione in mezzo a più di 15mila candidature.

Il progetto di Roberto Pontecorvo

In un contesto in cui le idee contano molto di più delle conoscenze, il giovane salernitano ha raccontato alla Fondazione Obama gli sviluppi di un progetto iniziato diversi anni prima. Nel 2013, con il sostegno del suo mentore Claudio Gatti, Roberto ha fondato Agenda Praiano, per creare una App e una guida per 150 opere esposte nella sua città natale, lungo la costiera Amalfitana. L'idea del giovane è stata accolta con favore dalla comunità locale, che lo ha infatti sostenuto con un finanziamento collettivo di 20mila euro. Azienda Praiano ha utilizzato questo capitale iniziale per chiedere un finanziamento regionale, e una volta aggiudicatasi i 250mila euro in palio Pontcorvo & co. sono riusciti a trasformare questa piccola realtà territoriale in un museo a cielo aperto oggi accessibile, proprio grazie ad App e guida, a turisti di tutto il mondo.

Una volta messo a punto un modello di sviluppo territoriale funzionante, Pontecorvo si è buttato su Agenda Tevere, una nuova associazione che cerca di rilanciare le bellezze del fiume coinvolgendo, oltre alle autorità, 17 associazioni attive sul fiume. Un progetto interessante e innovativo che ha colpito anche lo staff di Obama, che ha premiato il giovane di Praiano invitandolo a condividere le sue idee con un pubblico di coetanei altrettanto visionari e determinati.

Il progetto di Valentino Magliaro

Valentino Magliaro è invece un leader nel campo dell'innovazione scolastica. La sua prima esperienza risale agli anni delle scuole superiori, quando nell'Istituto Tecnico Enrico Tosi di Busto Arsizio ha creato un'associazione sportiva della scuola che in pochissimo tempo è stata in gradi di prendere in gestione l'intera attività sportiva extrascolastica della struttura. Un modello che, quando è stato nominato consigliere comunale con deleghe alla Istruzione, Politiche Giovanili e Legalità nel suo paese di origine, Vanzaghello, è stato proposto anche ad altre strutture.

Come si diventa innovatori

Questi due ragazzi hanno profili molto diversi, a conferma di come non esista un percorso unico per diventare innovatori. Ciò che conta è credere fermamente nelle proprie idee. Roberto ha studiato Relazioni Internazionali a Forlì (con un anno di Erasmus a Lione), ha continuato con un master in Studi europei a Siena, dove sta completando una tesi che analizza proprio l'impatto del progetto Agenda Tevere. Valentino invece si è diplomato in un istituto tecnico, esperienza che ha messo in evidenza la sua passione per l'innovazione scolastica.

Cosa si aspetta la Fondazione Obama dai due italiani

Il legame con la Fondazione Obama non si è esaurito con l'incontro a Chicago. Come ha spiegato Barack Obama in persona, "ci saranno momenti difficili ma noi saremo qui per aiutarvi". Il che vuol dire che i 500 innovatori non solo continueranno a condividere i risultati raggiunti con i loro progetti con la Fondazione, ma verranno anche frequentemente sollecitati da quest'ultima a compilare questionari per commentare politiche internazionali, a condividere le loro idee per ridurre le diseguaglianze, alimentando quello scambio di idee e prospettive che è essenziale per innovare.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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