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Coronavirus: Europeo rinviato al 2021 e le altre decisioni dell'Uefa

Slitta di un anno Euro 2020 e si giocherà in estate. Campionati da chiudere entro l'estate e da disegnare il futuro di Champions ed Europa League

La pandemia Coronavirus ha obbligato l'Uefa a stravolgere i calendari del calcio europeo. Un autentico tsunami che parte dai campionati delle singole federazioni e finisce dritto a colpire l'Europeo 2020, originariamente in programma dal 12 giugno al 12 luglio. Impossibile immaginare di mantenere tutto inalterato. Nyon si è mossa in ritardo, ma poi lo ha fatto con decisione e ha messo seduti attorno a un tavolo (virtuale) federazioni e leghe per scrivere insieme la road map. Cominciando dal sacrificio di Euro2020, il tappo senza il quale esiste la chance di concludere i campionati delle singole nazioni così da poter progettare poi la ripartenza nella prossima stagione.

EUROPEO 2020 RINVIATO

Il destino dell'Europeo era segnato da giorni, ma adesso è definitivo: si giocherà nel 2021 tenendo come periodo quello estivo in modo da non dover interrompere a metà la prossima stagione. Le date proposte sono 11 giugno-11 luglio 2021. I playoff di qualificazione sono stati spostati nella finestra per le nazionali di giugno (sempre se possibile). Era una delle ipotesi in campo, anticipando di un anno quanto accadrà nel 2022 con il Mondiale di Qatar, ma le leghe hanno spinto perché venisse mantenuta la tradizionale cadenza del calcio del Vecchio Continente che prevede le grandi manifestazioni in coda alla stagione sportiva.

La conseguenza dello spostamento dell'Europeo è che vengono riprogrammati anche i playoff, inizialmente previsti a marzo 2020 e ora spostati prudenzialmente a giugno dello stesso anno. Verranno riprogrammati anche la finale di Nations League, gli Europei Under 21 e quelli femminili che dovevano disputarsi nell'estate 2021.

IL DESTINO DI CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE

In via precauzionale la finale della Champions League è stata riprogrammata per sabato 27 giugno sempre a Istanbul, preceduta di pochi giorni da quella d'Europa League a Danzica. Sono stati ipotizzati alcuni scenari per la ripartenza della Champions League; il più ottimistico, ma anche difficilmente realizzabile, immagina di poter tornare in campo il 14 aprile. L'ultimo si allunga fino al 13 giugno ma sempre tenendo come data della finale il 27 dello stesse mese, evidentemente con un format diverso.

Per dar modo alle coppe europee di arrivare in fondo senza intralciare i campionati (e viceversa) cade anche il vincolo dell'esclusiva nelle giornate di competizione Uefa. In soldoni significa che ci potranno essere partite di campionato e Champions League anche in contemporanea così da massimizzare le date a disposizione per chiudere la stagione. Anche la fase di qualificazione alla prossima annata di coppe andrà rimodulata e adattata.

COSA SUCCEDE AI CAMPIONATI

L'indicazione condivisa è che la priorità vada data alla conclusione dei campionai delle singole federazioni. Andrà fatto entro l'estate, così da consentire una minimizzazione del danno economico e presentare al via della prossima annata un panorama il più possibile normalizzato.

La prima indicazione, generica, parla di tornei da chiudersi entro l'estate. Cosa significa? Dal punto di vista normativo c'è la data limite del 30 giugno, quella in cui scadono contratti e prestiti dei calciatori. Per andare oltre servirà un intervento anche della Fifa.

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Giovanni Capuano