leao calciomercato invernale 2023
Ansa
Calcio

Il mercato più povero di sempre

Chiusa la sessione invernale. la Serie A si conferma il torneo marginale che è condannato ad essere. In Europa comandano gli inglesi (e sarà così per lungo tempo)

Alla fine sono rimasti tutti. Leao è rimasto al Milan, Zaniolo non si è scollato dalla Roma e Skriniar ha dovuto disfare le valigie perché il viaggio profumatamente pagato verso Parigi è rimandato a giugno. Restano tutti e non è arrivato praticamente nessuno, almeno per le big d'alta classifica che tra un mese scarso devono tornare a misurarsi con l'Europa nelle coppe dove abbiamo vissuto al sole la prima metà della stagione ma adesso siamo chiamati a confermarci.

Si è chiuso senza botti il calciomercato invernale meno divertente di sempre. I numeri sono impietosi. La Serie A ha speso 30 milioni mal contati con un saldo positivo di 35 perché sono state più le cessioni che gli innesti. Non siamo i soli a registrare questo conto: anche la Liga (25 milioni investiti e 15 di saldo positivo) e la Ligue1 (160 e +8) hanno recitato la parte delle formichine in un calcio europeo in cui ormai è rimasta una sola cicala che è la Premier League inglese.

L'ultimo colpo ad affetto è stato lo scippo di Enzo Fernandez al Benfica da parte del Chelsea (130 milioni di euro) che dopo aver cambiato proprietà sta acquistando senza limiti. Del resto i club della Premier League hanno riversato sul mercato invernale 820 milioni di euro con un saldo negativo di oltre 700: se si sommano tutti gli altri campionati considerati top (Spagna, Germania, Francia e Italia) la somma arriva a 354, meno della metà del giro d'affari sviluppato a Londra e dintorni. Ci sono ovviamente le solite eccezioni come Psg, Bayern Monaco e Real Madrid (il Barcellona ha problemi finanziari enormi), ma la tendenza è netta e non modificabile nel medio periodo.

La Serie A gioca ormai in terza fila. La Juventus impegnata nei problemi giudiziari ha ulteriormente depresso la nostra capacità di spesa, però la crisi e il ridimensionamento sono tratti diffusi. Dunque, si è parlato delle nostre squadre quasi solo per raccontare storie di campioni veri o presunti in fuga. L'Inter alla fine si è tenuta Skriniar perché l'elemosina parigina non è stata accettata di buon grado da Marotta che a giugno perderà l'ex capitano gratis e dovrà procedere ad altre cessioni, visto che il bilancio piange. Zaniolo e la Roma sono arrivati agli stracci e ora toccherà a Mourinho provare a fare sintesi, almeno fino alla fine del campionato.

Nel Milan è ormai chiara la convivenza, non semplice, tra due anime e due visioni: non è uno scontro, ma la sostanza non cambia perché Pioli non ha avuto nulla se non un portiere che però non è pronto e che è stato preso più per valorizzarlo che altro. Il Napoli era a posto così (e ci mancherebbe) ma in estate non è detto che resista a maxi offerte per i suoi uomini migliori perché la strategia di De Laurentiis è comunque finalizzata al contenimento dei costi dopo aver chiuso un paio di annate in rosso fuoco.

Storie tese, insomma. E altre ne verranno. Tra Leao e il Milan le cose si fanno ogni giorno più complesse e il lieto fine non è più assicurato. In questo momento il portoghese è, sulla carta, l'uomo di maggior valore commerciale che ci sia nel nostro campionato e il fatto che un club di straordinario appeal come il Milan non riesca a strapparne la firma è la fotografia di quello che siamo diventati. Per fortuna almeno la sessione invernale è terminata e ora si torna al campo. Dove può sempre succedere qualcosa di diverso, come il Napoli di Champions insegna: meglio inseguire il pallone, in attesa che a giugno si riparta dai numeri di questo inverno.

I più letti

avatar-icon

Giovanni Capuano