Sud Sound System: "Mettiamo in musica la voglia di riscatto del Sud"
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Sud Sound System: "Mettiamo in musica la voglia di riscatto del Sud"

Intervista a Nandu Popu, voce della band salentina che ha da poco iniziato un tour che durerà fino ad autunno. "La musica deve stimolare i giovani a reagire in un periodo storico difficile"

A quattro anni di distanza dal loro ultimo disco i Sud Sound System, il gruppo salentino che da fine anni '80 domina la scena reggae e dancehall italiana, tornano con un nuovo prodotto. "Sta tornu" è il nuovo album del trio, pubblicato nel giugno 2014 e registrato al Salento Sound Studio di San Donato di Lecce. 19 brani con collaborazioni importanti, dalla Bag A Riddim Band, alla tromba di Cesare dell’Anna, al sax di Luca Manno fino al leggendario singjay Capletone con i giovani talenti di Kingstone Leftside aka Dr Evil e Alozade. Un mix di sonorità che dalla dancehall arrivano all'hip hop passando per dubstep, funk e rhythm & blues. Dalla title track "Sta tornu" alla ballata d'amore "Do Parole" il disco sprizza ottimismo e la forza di una scrittura matura e solare. In occasione del loro concerto al festival Goa Boa di Genova abbiamo intervistato Nandu Popu, voce storica della band. 

Come avete affrontato la lavorazione di "Sta tornu"?

Sono passati quattro anni dall'ultimo nostro album e non vedevamo l'ora di tornare in pista per fare quello che sappiamo fare meglio. "Sta tornu" non è solo riferito a noi ma anche a tutta quella realtà che ogni giorno viviamo nella zona di casa. Basti pensare a quel che è successo con l'Ilva a Taranto, ai tanti approfondimenti che hanno dipinto la nostra terra come un unico contenitore di disperazione. Adesso c'è voglia di rinascita, questo disco è dedicato a tutti quei ragazzi che si stanno rimboccando le maniche per ripartire, per lottare e darsi da fare. Con la nostra musica cerchiamo di fornire anche risposte e speranze, non solo divertimento... 

Quanto è difficile scrivere testi positivi in un momento storico come questo?

Non è facile, viviamo in uno dei periodi peggiori in cui si poteva nascere. C'è incertezza, crisi economica e un'involuzione di valori e priorità. Tuttavia la musica è una cura, noi lo diciamo sempre. La musica è magia allo stato puro, serve per stare meglio e vedere le cose da altre prospettive. Il nostro è un lavoro ma prima di tutto fare musica è un'esigenza, una necessità per stare meglio. 

Come sono nate le scelte delle collaborazioni?

Dopo tanto tempo dall'ultimo disco abbiamo pensato bene ad ogni nome. Alla base di ogni collaborazione c'è un rapporto umano che dura da tempo e una stima artistica reciproca. 

L'età del vostro pubblico è cambiata?

Tante cose sono cambiate, anche l'età del pubblico. Con questo non voglio però dire che abbiamo un target di riferimento come succede spesso adesso, anzi. La bellezza dei Sud Sound System è che ai nostri concerti capita di vedere giovanissimi così come persone più grandi. La cosa che mi ha sorpreso di più è stata iniziare a vedere i nostri fan arrivare ai live insieme ai loro figli. Un cambio generazionale di pubblico è un dono per un artista, un motivo di orgoglio per tutti noi...

 

Cosa è cambiato in questi quattro anni di attesa dopo l'ultimo disco "Ultimamente"?

Non vedevamo l'ora di tornare, abbiamo pensato a tutto nel dettaglio. Tante ore in studio, tanta fatica ma adesso siamo finalmente pronti per un full immersion di date che ci farà toccare tante tappe italiane e anche all'estero. Siamo pronti e dopo quattro anni di stop non abbiamo intenzione di fermarci subito...

La vostra musica è un eterno tributo al Salento...

Abbiamo iniziato a cantare in salentino, a raccontare le storie della nostra terra e della nostra gente. Per tanti siamo un gruppo un po' "bio" perché spesso facciamo riferimenti alla terra e al nostro paese. E' vero, non abbiamo delle maschere, il nostro legame con casa non si è mai affievolito e la musica dei Sud Sound System è da sempre un tributo itinerante al Salento. 

Come è nata l'idea del video "Do parole"?

Siamo davvero soddisfatti del risultato finale. Volevamo comunicare un clima allegro, estivo e spensierato. Per questo insieme al regista abbiamo scelto di utilizzare questi ortaggi e questi colori molto solari. 

Dopo tanti anni di carriera insieme come è il rapporto con i tuoi due colleghi?

Siamo tre persone completamente diverse tra loro. Abbiamo gusti diversi e anche differenti priorità. Dopo tanti anni però sappiamo anche come prenderci, come condividere le idee e valorizzarle. Fare musica insieme per un periodo così lungo può portare a tanta insofferenza ma anche a molta complicità e feeling. Quest'ultimo è il caso dei Sud Sound System!

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Matteo Politanò