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(Getty Images)
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Paris Fashion Week: il new nude di Saint Laurent

«Niente è più bello di un corpo nudo». Le parole di Yves Saint Laurent rivivono nell'ultima collezione disegnata da Anthony Vaccarello.

New Nude. Con queste due parole Anthony Vaccarello descrive la sua donna per il prossimo autunno inverno.

Attraverso un chiaro rimando al passato della maison - particolarmente alla collezione del 1971 - il direttore creativo di Saint Laurent gioca su velate trasparenze che si fondono con la pelle a rappresentare una sensualità sofisticata.

Sono ancora una volta gli archivi a offrire l’ispirazione per la collezione, in una riscoperta della storia della moda e delle sue icone, a partire da Marilyn Monroe e il suo celebre abito “nudo” indossato al compleanno di JFK nel 1962. Chiaro anche l’omaggio al fondatore della casa di moda francese, conosciuto come l’enfant terrible della moda. Monsieur Sant Laurent sconvolse infatti il suo pubblico, quando, durante la sfilata per la sua collezione couture autunno 1968, una modella si tolse Le Smoking per rivelare una camicetta trasparente sotto la quale c'era un seno nudo. Lo stilista spiegò in seguito che questi capi erano pensati per le serate private con il proprio amante, non per pavoneggiarsi sugli Champs-Élysées. Un semplice ma potente atto di ribellione, che cambiò la moda per sempre.

«Gli abiti di seta aderenti - che assomigliano a indumenti intimi velati - rivelano e nascondono contemporaneamente la donna che li indossa, come radiografie ipergrafiche» racconta lo stesso Vaccarello. «La trasparenza - una firma di Saint Laurent - viene riletta, riducendo al minimo la distanza tra l'indumento e la pelle, in modo che i due si fondano efficacemente e il tessuto evapori come nebbia. Accarezzando la gamba appena sotto il ginocchio, la lunghezza è classica, ma il contenuto è inedito».

La palette di colori alterna il tortora al sabbia, l'oliva (presenza fissa sulle passerelle della stagione) al cioccolato, il vermiglio al nero. Tutto attraverso una serie di look che incarnano un senso fluido ed effimero, che gioca con le idee di purezza, provocazione, agency, desiderio, resilienza e fragilità. È un'idea interessante, seppur ripetitiva nella sua esecuzione.

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Mariella Baroli