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(Rai)
Televisione

«Gloria» la serie che mostra le insidie della fama arriva su Rai 1

In prima serata dal 19 febbraio, la serie vede il ritorno di Sabrina Ferilli nel ruolo di una diva con una propensione per il melodramma e l'eccesso

Dopo dodici anni di assenza, Sabrina Ferilli fa il suo ritorno in prima serata su Rai 1, affiancata da Massimo Ghini, Sergio Assisi e Emanuela Grimalda, sotto la regia di Fausto Brizzi. La serie, intitolata "Gloria", si ispira a due capolavori del cinema - "Viale del Tramonto" ed "Eva contro Eva" - e alla celebre serie francese "Call My Agent". In onda lunedì 19 febbraio e successivamente il 26 e il 27 febbraio, propone un mix di divertimento e riflessione sui pericoli della fama a ogni costo e del voyeurismo sui social media.

La produzione è curata da Eagle Pictures in collaborazione con Rai Fiction, basata sulla sceneggiatura originale di Roberto Proia intitolata "Vorrei vedere te". Sabrina Ferilli interpreta Gloria, una diva con una propensione naturale per il melodramma e l'eccesso. Ferilli è stata la scelta unica e immediata della produzione e del regista per questo ruolo, attratta dalle sfumature di dramma e comicità del personaggio.

Il cast, composto da attori amati dal pubblico, contribuisce a valorizzare le varie sfaccettature del personaggio di Gloria Grandi, interpretato da Ferilli, che spaziano dal narcisismo all'egoismo sfrenato, ma anche dalla umanità, simpatia e fragilità. Tra questi, spicca la presenza di Massimo Ghini, con cui Ferilli ricrea una coppia di successo sia sul grande che sul piccolo schermo.
La scrittura dei sei episodi della serie è stata affidata a Roberto Proia, autore del soggetto e produttore del progetto, insieme a Fausto Brizzi e Paola Mammini, noti per la loro capacità di mescolare dolcezza e amarezza con ironia e crudeltà irresistibile.


Sinossi

Gloria Grandi (Sabrina Ferilli), una delle grandi dive del cinema italiano, è fermamente convinta che il suo enorme talento sia sprecato per la serialità televisiva, che ormai da qualche anno padroneggia con grande eleganza. Vuole tornare al cinema, quello con la C maiuscola, e pensa che, una volta abbandonata la tv, tornerà di nuovo protagonista sul grande schermo. Cinque anni dopo, però, si accorge che quelle porte si sono aperte solo per recitare in scadenti spot pubblicitari per le creme alla bava di lumaca. Gloria è una tigre inferocita. Non accetta che il mondo dello spettacolo l’abbia dimenticata e a poco servono le rassicurazioni della sua fidata assistente Iole (Emanuela Grimalda), dell’ex marito ancora molto innamorato di lei (Sergio Assisi) e della figlia Emma (Martina Lampugnani). Gloria si sente sconfitta: il telefono ha smesso di squillare, sembra destinata all’oblio e la concorrenza di attrici più giovani si fa sentire. Ma, come diceva Shakespeare, “Non c’è furia dell’inferno peggiore di una donna respinta” e Gloria intende riprendersi il posto che è suo di diritto. Complice un errore medico, il suo mefistofelico agente (Massimo Ghini) ha un’idea tanto brillante quanto meschina. E l’idea funziona…

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Rita Galimberti