modella porcellana
(Getty Images)
Lifestyle

«Porcelein Skill Doll», il trucco "Faccia di vetro"

La Rubrica - Stili Umani

“Non ci sono molte occasioni per fare una seconda buona impressione”, diceva oscar Wilde. E la domanda è: “anche se si ha la faccia di vetro, rigida e lucida come se fosse quella di una bambola di porcellana?”

Cioè, se uno va dal solito panettiere con la faccia lucida e dipinta come quella di una bambola, potrebbe fare una seconda buona impressione? Secondo Maison Margiela evidentemente si, se il panettiere non chiama i carabinieri pensando che sia una rapina.

Infatti, durante la fashion week di Parigi svoltasi nel mese di gennaio, John Galliano, a capo della Griffe maison Margiela, invita le modelle a sfilare con un trucco diciamo “particolare”. Diciamo pure un trucco alla Tom Cruise in Mission Impossible, quando trasforma il suo aspetto attraverso l’utilizzo di maschere così aderenti alla pelle, che per toglierle bisogna staccarle dal volto.Questo tipo di trucco utilizzato per le modelle ha il nome di “Porcelein doll skin”, va da sé la traduzione, anche se spesso è detta anche faccia di vetro. L’ideatrice è la famosa make-up artist Pat Macgraph, che prima delle sfilate di Parigi non era così nota ai più, ma come ignorare ora questo nome?

La truccatrice spiega che per creare i suoi amati visi di vetro o porcellana, che dir si voglia, bisogna seguire dei passaggi precisi. Ad esempio, si devono miscelare insieme più maschere per il viso, bisogna amalgamare e stendere l’impasto in modo uniforme sulla pelle. Successivamente è necessario puntarsi dell’aria calda in viso utilizzando il phon, e se non ci si è seccati la retina o bruciati i seni paranasali, allora si può procedere a cospargersi la pelle con quel prodotto effetto “glow”, che ci può rendere davvero scintillanti, soprattutto agli occhi del nostro panettiere.

Una volta ultimati i passaggi compreso dipingersi le sopracciglia, non si è più solo una persona ma si diventa una vera installazione artistica.. Così, lucidi e con la faccia di vetro è possibile andare a fare la spesa senza considerare lo sguardo attonito della cassiera, andare a prendere il figlio a scuola noncuranti delle urla del bambino appena ci vede, o anche andare in palestra facendo però molta attenzione ai piegamenti perché potrebbe scheggiarsi la faccia. Ma se vuoi la faccia di porcellana devi pur correre qualche rischio, Tom Cruise docet.

Avere una faccia di vetro può inebriare a tal punto da non realizzare nemmeno che la si deve togliere fino a quando non arriva il momento di struccarsi. Già, più che struccarsi verrebbe da pensare che è ora di usare uno scalpello e picchiettare piano piano, oppure di utilizzare alcool puro direttamente in faccia, invocare gli dèi, puntare lo spigolo del lavello e sbatterci contro la fronte e invece no. Proprio come Tom Cruise, per liberarsi dalla faccia di porcellana basta sollevare con le dita quell’impasto indurito e staccarlo piano piano, e intanto, ci segnala Pat Mcgrath, si può fare un piccolo peeling. Piccolo peeling dice lei, in effetti le cellule morte di certo se ne vanno, ma forse anche quelle vive poverine. Ma bisogna avere coraggio, in fondo è proprio in questo modo che si staccano le maschere quelli del MIF, cioè i personaggi de “la mission impossible force”, e chi siamo noi per non provarci nemmeno?

E allora via la maschera, o forse evviva la maschera di vetro o di porcellana, che ci fa essere chi decidiamo noi, almeno fino alla prossima buona terza impressione.

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Elisa Rovesta