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Intervista a Sfera Ebbasta: "Il mio tour al via: da Ciny fino a... Hollywood Blvd"

Il rapper del momento girerà l'Italia per consacrare il successo del suo album d'esordio. Sogni ed ambizioni con un pensiero fisso agli Usa

"Non ti definisci rapper, non nasci cantante. Cosa sei?"

"Sfera Ebbasta".

Inizia così la nostra chiacchierata con il rapper del momento, Sfera Ebbasta da Cinisello Balsamo (o meglio Ciny per citare uno dei suoi brani più amati), protagonista di un boom discografico con pochi precedenti nella storia del rap italiano. Auto proclamatosi "Trap king", il filone southern rap che ha portato un'ondata di freschezza nel panorama discografico della penisola, sta per iniziare il tour del suo primo disco ufficiale, l'omonimo Sfera Ebbasta, pubblicato da Universal/Def Jam Records e schizzato in testa alle classifiche anche fuori dai confini nazionali.

L'intervista:

Perchè hai scelto il nome Sfera Ebbasta?

"Parliamo di parecchi anni fa... Il mio nome da writer era Sfera ma al momento dell'iscrizione su Facebook mi è stato chiesto di inserire un cognome. Ho scritto "ebbasta" e da quel momento è stato il mio nuovo battesimo: tutti hanno iniziato a chiamarmi così, amici e non".

C'è un momento preciso in cui ti sei detto: "Ce l'ho fatta, lavorerò facendo musica"?

"Si, quando ho caricato il video di Panette. Ho fatto 7 mila visualizzazioni in una sera, un numero basso che per me era molto alto. Ho capito che qualcosa era cambiato: avevo la casella di posta di Facebook intasata di complimenti e rischieste, le etichette major e indipendenti hanno iniziato a scrivermi e lì ho capito che in realtà mi seguivano già da tempo. Io non ho avuto la percezione del boom, amo le serate hip hop ma non vado alle serate rap quindi non sapevo cosa si diceva in strada sulla mia musica. Tutto è cambiato quando sono arrivate le prime serate: quando abbiamo fatto 2 mila persone al Lime Light di Milano non ci credevo. Ero abituato a fare i live quasi gratis, con venti persone davanti al palco, è stato incredibile realizzare che tutta quella gente era lì per me."

Quali sono i brani e gli artisti che ti hanno fatto avvicinare al rap?

"Mi sono avvicinato al rap molto presto, ho iniziato ad ascoltarlo già a 13 e 14 anni. Ho imparato l'inglese dalle canzoni di Eminem e Fifty Cent, non a scuola. Io vengo da una nuova generazione, quando ho iniziato quelli più grandi di me mi raccontavano di essere cresciuti ascoltando Ice Cube, io invece pompavo Eminem, la D 12 e Lil Wayne con i miei coetanei che mi chiedevano "ma come fai ad ascoltare quella roba?". È ciclico, io ho ascoltato tutti, da Fabri Fibra ai Club Dogo, da Vacca a Marracash. Se devo essere sincero però ho sempre preferito il rap Usa..."

Ti appresti al più grande tour della tua carriera, come affronti questa esperienza e che tipo di show offrirai dal vivo?

"Come in ogni situazione della vita ogni giorno è un'opportunità per imparare e migliorarsi. Adesso so gestire 40 minuti di show da solo, prima non ci sarei riuscito. Questo è diventato il mio lavoro quindi punto ad accrescere le mie capacità. Sono gasato ma vivo tutto in maniera molto tranquilla, mi piace il contatto con la gente e parlo con il pubblico senza fare troppo il "prezioso". Per fare un esempio in questi giorni mi è capitato di prendere il treno. Mi hanno fermato in tanti riconoscendomi e mi hanno chiesto: "Ma perché prendi il treno? Sei un rapper!". Non funziona così, in tanti fanno sempre più fatica a distinguere la vita reale dalla finzione ma io sono uno qualunque, siamo tutti uguali. Per questo se per strada mi fermano e mi chiedono un consiglio rispondo, anche sull'abbigliamento. 'Hey Sfera che ne pensi delle mie scarpe?'. 'Mi fanno cagare'. Ecco, sono anche sincero."

La collaborazione con SCH ti ha dato visibilità in Francia e il tuo disco è entrato in top ten in diversi paesi: credi che potrai diventare il primo rapper italiano con un vero successo internazionale?

"Sono il primo rapper italiano con successo internazionale. E ci tengo a sottolineare che nessuno ha mai fatto qualcosa del genere. Fin dall'inizio ho sempre avuto lo stesso obiettivo: farcela, uscire con la mia musica, firmare un contratto, andare in America e lavorare con artisti internazionali. Quest'anno sta andando alla grande e in Italia stiamo alzando l'asticella. Finalmente possiamo giocarcela con la scena francese e tedesca, abbiamo portato un'ondata di freschezza e siamo competitivi. Io ho fatto il featuring con SCH e ho venduto in altri paesi d'Europa ma anche Tedua, IZI e Ghali stanno collaborando con tante realtà estere, che bomba!"

Una bella fetta di merito per il tuo boom va condivisa con il tuo prodottore Charlie Charles. Il pubblico vi ha conosciuto come duo, perché nel disco invece hai deciso di inserire solo il tuo nome?

"Noi siamo un duo e saremo sempre un duo, il nostro lavoro è diviso a metà. Siamo complementari, io il frontman e lui la regia. Questo era un disco personale e abbiamo scelto di puntare solo sul mio nome ma tutti sanno bene che la mia musica è il riflesso di Charlie e viceversa. Siamo una squadra e non abbiamo dato troppo peso a questa scelta, lavoriamo insieme completandoci."

In che percentuale valuti l'importanza delle sue produzioni nel successo dei tuoi brani?

"Direi il 50%. Se lui non avesse prodotto me io avrei fatto fatica ad uscire e viceversa. Ci siamo intrecciati, io con rime e flow, lui con il mood viola e con il suo stile inconfondibile che fa gola a tanti. Abbiamo creato un movimento vero e siamo due facce della stessa medaglia: io vivo tutto più easy, lui pensa prima al lavoro che alle feste: è un metodico che pondera tutto."

Nella percentuale bisogna metterci anche il team che lavora con te, ad esempio il videomaker Federico Merlo.

"Merlo è un ragazzo come noi che sa lavorare. Ce lo siamo portati in America per il video di BHMG: lui conosce noi e il nostro modo di lavorare, noi sappiamo che è un professionista. Per questo motivo i video sono stata una prosecuzione naturale del lavoro fatto in studio. Quando si lavora tra professionisti è tutto più semplice e poi io e Charlie siamo come Messi e Cristiano Ronaldo.

E tu chi sei: Messi o Ronaldo?

"Io sono Maradona. Charlie effettivamente è più un "para tutto" alla Buffon..."

Quanto sei egocentrico?

"Se mi conoscessi sapresti che sono un ragazzo alla mano e molto umile. A volte faccio l'egocentrico di proposito, mi piace esasperare il mio personaggio per vedere come reagisce la gente. Non mi definisco egocentrico ma non posso negare di piacermi: non ho le paranoie di uno che non si piace e forse per questo posso risultare presuntuoso".

Non ti definisci un rapper, non si può dire cha "accademicamente" tu sia un cantante... Cosa sei?

"Io sono Sfera... Ebbasta. Poi ognuno scelga come chiamarmi, c'è chi dice che non sono un rapper perché non faccio rap e chi dice che non sono un artista. A me va bene la loro versione: chiamatemi come vi fa sentire meglio, scegliete voi"

Qual è il tuo concetto di compromessi e fino a quanto saresti pronto a scendere a compromessi con il successo?

"Devo dire la verità: non mi è ancora capitato di scendere a compromessi. Ce l'abbiamo fatta facendo quello che volevamo, senza nessun tipo di censura. Quando spacchi non devi fare compromessi, sono gli altri che devono scendere a compromessi per averti..."

Sembra essere iniziata una nuova era del rap, tra dieci anni che link ti piacerebbe trovare cercando su internet il tuo nome?

"Più che su internet mi piacerebbe trovare una stella con il mio nome in Hollywood blwd! Spero di vivere in America e di riuscire a fare del bene per me stesso e per chi mi vuole bene. Quel che è certo è che cercando il mio nome ci sarà scritto che ho venduto la mia musica ovunque e che sono stato il primo a portare la trap in Italia."

Le date del tour di Sfera Ebbasta:

Ottobre

29/10 - Brescia - Latte Più - special guest Tedua

31/10 - Piacenza - Comoedia

31/10 - Lodi - ZII Gaetano

Novembre

1/11- San Benedetto (Ap) - BB

5/11- Roma - Brancaleone

12/11- Voghera (Pv) - MOM.A

19/11- Como - Made Club

26/11- Nonantola (Mo) - Vox Club - special guest IZI

Dicembre

3/12 - Bari - Demodè

7/12 - Parma - Campus Industry Music - special guest TEDUA

9/12 - Torino - Chalet 10/12 - Napoli - Casa della musica

17/12 - Cagliari  - Cocò 

21/12 - Catania - Industrie

23/12 - Porto Potenza Picena (Mc) - Sky Club

27/12 - Bergamo - Druso

Gennaio

07/01 - Firenze - Vipher

14/01 - Lugano - Studio Foce

21/01 - Senigalli (An) - Mammamia -  special guest TEDUA

Marzo

O3/03 - Milano - Magazzini Generali

Sfera Ebbasta ci ha raccontato: "Io e Charlie Charles saremo sempre un duo, la nostra crescita è stata complementare"

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Matteo Politanò