I 10 concerti più belli del 2023
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Musica

I 10 concerti più belli del 2023

È stata un'annata straordinaria per la musica live in Italia, con i concerti di star del calibro di Bruce Springsteen, Peter Gabriel, Coldplay, Madonna, Depeche Mode e Guns N'Roses

Dopo un 2020 e un 2021 terribili per gli spettacoli dal vivo, a causa dell'emergenza pandemica, il 2022 e soprattutto il 2023 sono state annate straordinarie per la musica live in Italia, con la maggiore concentrazione di grandi concerti degli ultimi quindici anni. Raramente si erano esibite così tante star internazionali in soli 12 mesi, grazie anche all’importanza sempre più predominante dei tour nei guadagni di un artista, che ormai, a causa della smaterializzazione della musica, può contare sempre meno sui ricavi delle vendite degli album fisici. Non è facile compilare una lista con soli 10 concerti, che ne esclude necessariamente molti altri degni di nota. Abbiamo cercato di tenere conto sia dell’importanza dei tour che della qualità dei live: vediamo insieme i 10 concerti del 2023 che resteranno nella memoria dei fan.

1) Bruce Springsteen


Se parliamo di live, Bruce Springsteen, alla non più tenera età di 74 anni, è probabilmente ancora il più grande performer vivente. Anche nelle tre date di Ferrara, Roma e Monza, il rocker del New Jersey, accompagnato dalla gioiosa macchina da rock della E Street Band, ha cantato per tre ore con grinta, energia, rabbia, dolcezza e malinconia, riuscendo a parlare a ciascuno di noi con la sua irresistibile comunicativa, lasciandoci dentro la sensazione che, nonostante le tragedie e quel manto di precarietà che ci circonda, possiamo rialzarci ancora una volta, uscire di casa e sfidare di nuovo il mondo.


2) Peter Gabriel


Anche se non era ancora uscito il nuovo album I/O, atteso da ventuno anni, i concerti primaverili di Peter Gabriel all’Arena di Verona e al Mediolanum Forum di Milano sono stati un vero evento, in cui l'ex Genesis ha suonato in anteprima alcuni nuovi brani, oltre a pescare dal suo ineguagliabile catalogo musicale di hit, canzoni amate dai fan e perle inaspettate. Gabriel, dotato ancora di una voce calda, espressiva ed emozionante come poche, è stato accompagnato sul palco dagli storici componenti della sua band Tony Levin, David Rhodes e Manu Katchè, un dream team della musica di qualità.


3) Blur


I Blur, gruppo-simbolo della Generazione X, hanno pubblicato nel 2023 The Ballad of Darren, un album sorprendentemente fresco e ispirato, tra i migliori dell'anno secondo quasi tutti i magazine musicali. Quest'estate il gruppo londinese, a trentacinque anni dalla nascita, ha raccolto i frutti di un repertorio che, per qualità e varietà, ha pochissimi rivali. A Lucca, in un concerto davvero memorabile, non si è celebrata la nostalgia, ma la memoria di una stagione irripetibile e straordinariamente creativa, che è giusto trasmettere anche alle nuove generazioni.


4) Depeche Mode


Nei concerti delle band con diversi lustri sulle spalle, spesso i nuovi brani sono vissuti dal pubblico quasi come una formalità necessaria per arrivare finalmente ai grandi classici del passato. Non è stato così per le esibizione dei Depeche Mode negli stadi di Roma, Milano e Bologna, dove i nuovi brani dell’eccellente Memento Mori, già metabolizzati e imparati a memoria dai fan, si amalgamavano alla perfezione con gli evergreen della ricca produzione discografica del duo di Basildon, tra i primi a infrangere le barriere tra elettronica e rock, unendo con la loro musica intensa, sensuale, avvolgente e dark, pubblici completamente diversi tra loro.


5) Robert Plant


Sono passati oltre quarant'anni dalla tragica morte di John “Bonzo” Bonham, che ha provocato lo scioglimento dei Led Zeppelin, il più importante e influente gruppo hard rock di sempre. Il mito del Dirigibile non è mai tramontato, ma anzi è cresciuto ad ogni nuova ristampa da parte del chitarrista-manager Jimmy Page e ad ogni tour di Robert Plant, definito da Rolling Stone “il più grande cantante solista di tutti i tempi", che nel 2023 si è esibito in ben sette concerti in Italia, presentando dal vivo il suo nuovo progetto Saving Grace insieme a Suzi Dian: un emozionante viaggio emotivo tra folk, spiritual e blues tradizionali, in cui non sono mancati alcuni omaggi agli Zep.


6) Arctic Monkeys


Pionieri del nuovo movimento rock britannico all'inizio del terzo millennio, gli Arctic Monkeys, nei concerti di Roma e Milano, hanno dimostrato di essere una live band che ha pochi rivali nel panorama contemporaneo, anche se il loro ultimo album The Car, tra atmosfere cinematografiche, soft rock noir e dramma orchestrale, ha diviso in due i fan. Il frontman Alex Turner è il perfetto direttore d'orchestra di un gruppo che valorizza al massimo i suoi pungenti riff di chitarra e i suoi testi enigmatici.


7) Guns N' Roses


Nella cornice imperiale del Circo Massimo di Roma si sono ritrovate gomito a gomito due generazioni di fan dei Guns N' Roses, che mancavano da oltre 10 anni nella capitale. I 46 mila spettatori hanno assistito a un grande concerto, nel quale la band californiana ha riproposto un repertorio che ha pochi rivali nella storia dell'hard rock, oltre ad alcune cover perfettamente adatte al loro stile musicale. Un piccolo, grande miracolo, se si considera la storia di autodistruzione e di dipendenze di alcuni dei suoi componenti, che a Roma hanno dimostrato di essere grandi professionisti del rock, regalando al pubblico oltre 3 ore di show senza un attimo di pausa, una generosità che non è affatto scontata al giorno d'oggi.


8) Madonna


Lo spettacolare concerto di Milano ha confermato ancora una volta come lo scettro di popstar numero uno al mondo sia ancora saldamente nelle mani di Madonna, nonostante l'età non più verdissima (65 anni). Come sempre, quando si esibisce Louise Veronica Ciccone, lo spettacolo totale, tra musica, danza e recitazione, è assicurato e non mancano le provocazioni, ma Madonna ha stupito soprattutto per la sua energia e per la sua voglia di divertire e di divertirsi sul palco, senza fare mancare i brividi delle sue ballad di culto.


9) The Weeknd


In dodici anni di carriera, il canadese The Weeknd, nome d'arte di Abel Makkonen Tesfaye, si è ritagliato un ruolo di primo piano nel music biz con uno stile peculiare, tra electrofunk, pop e r&b dai ritmi dopati e noir, che lo ha proiettato in cima alle classifiche di tutto il mondo. Il suoi concerti a Milano, dove ha richiamato 160.000 spettatori in due serate all'Ippodromo di San Siro, sono stati tra i più spettacolari del 2023, non solo per le eccellenti canzoni, ma anche per l'imponente scenografia con i grattacieli-simbolo di New York, per il corpo di ballo con 24 danzatrici-vestali vestite di bianco e per gli straordinari giochi di luce. Uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie, che ha confermato il ruolo di The Weeknd come principe del pop/r&b di oggi.


10) Coldplay


I Coldplay incarnano meglio di qualsiasi altra band il suono del nuovo millennio, un sapiente crossover tra pop, alt rock ed elettronica, diventando, in poco più di vent'anni di carriera (iniziata discograficamente nel 1999), il più grande gruppo pop al mondo. Chris Martin & co., che si sono esibiti in due concerti a Napoli e in quattro a Milano la scorsa estate, riescono a esaltare i loro brani grazie a scalette studiate nei minimi dettagli per emozionare gli spettatori: niente riempitivi, niente intro barocche, né lunghe code strumentali, nessun brano di riscaldamento, ma solo grandi successi, uno dopo l'altro, senza pause, che vengono cantanti, in una sorta di gioioso karaoke collettivo, dalla prima all'ultima parola dal pubblico, che viene portato in una sorta di estasi grazie a sbalorditivi effetti scenici e luminosi, che trasformano ogni live in un'esperienza sinestetica indimenticabile.

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Gabriele Antonucci