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(Ansa)
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La scoperta in Egitto della antica Città Perduta

Un ritrovamento che potrà raccontare la vita dei faraoni. Intervista all'archeologo Zahi Hawass

Dopo tremila anni di silenzio una scoperta fatta nelle sabbie egiziane si sta rivelando tra le più importanti degli ultimi decenni. Come spesso capita per gli eventi destinati ad entrare nella storia, tutto è avvenuto per caso. La missione guidata dall'archeologo egiziano Zahi Hawass era sulle tracce del tempio funerario del faraone Tutankhamon quando si è imbattuta nella Città Perduta di Amenhotep III che governò l'Egitto tra il 1391 e il 1353 a.C. "Molte missioni hanno cercato questa città per anni senza mai trovarla - ci dice Hawass entusiasta al telefono. Le informazioni che abbiamo sulle tombe e sui templi sono molte, ma la scoperta di questo importante centro amministrativo che conteneva tre residenze reali potrà finalmente rivelarci i segreti della vita dei faraoni dell'epoca d'oro dell'Egitto antico"

La Città Perduta fu fondata a ovest di Luxor dal faraone Amenhotep III che governò l'Egitto tra il 1391 e il 1353 a.C., ed era ancora attiva durante la co-reggenza con il figlio, il celebre faraone eretico Akhenaton che trasferì la capitale ad Amarna trasformando il culto egiziano nel monoteismo solare. Gli scavi, avviati a settembre dello scorso anno, hanno permesso di riportare alla luce alcune piccole aree. "Aveva un'estensione simile alla famosa Deir-el-Medina (città in cui risiedevano gli operai addetti alla costruzione della valle dei re - ndr) - continua Hawass - con un reticolo di strade ed edifici conservati fino a tre metri di altezza". Tra le scoperte più interessanti fatte finora vi sono un complesso amministrativo con ampie camere affacciate su un corridoio a zigzag per garantirne la sicurezza e il controllo (caratteristica architettonica usata nella XVII dinastia); un'area per la preparazione del pane completa di tutto il suo vasellame; una zona artigianale per la preparazione del materiale necessario alla costruzione dei vicini templi. Qui sono stati trovati amuleti, calchi per le decorazioni e mattoni con il cartiglio di Amenhotep che ha permesso la datazione della città.

Intanto, i lavori di scavo proseguono a ritmo sostenuto per poter presentare le prime scoperte all'apertura del nuovo museo archeologico del Cairo dove sono state già traslate le mummie imperiali con una imponente cerimonia realizzata per le strade della capitale nel marzo scorso. La pandemia ne ha ritardato l'apertura ma Hawass si augura possa essere visitato alla fine di quest'anno o, al più tardi, nei primi mesi del 2022. Per l'inaugurazione sarà anche previsto un contributo artistico italiano con la rappresentazione di un'opera lirica sul faraone Tutankhamon scritta dal catanese Francesco Santocono e musicata dal maestro Lino Zimbone che verrà messa in scena sull'affascinante sfondo delle piramidi di Giza.

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Elena Fontanella