Wrongonyou Solow
Wrongonyou, foto Carosello
Musica

Solow, il nuovo singolo di Wrongonyou

Un brano pop per parlare di solitudine dal cantautore premiato a Sanremo con il Premio della critica Mia Martini nella categoria Nuove proposte

Solow è il titolo del nuovo singolo di Wrongonyou e arriva dopo la partecipazione all'ultimo Festival di Sanremo nella categoria nuove proposte, dove Wrongonyou si è aggiudicato il premio della critica Mia Martini e il premio RTL 102.5 grazie a Lezioni di volo; attualmente l'unico brano ancora stabile nella classifica radio Ear One tra quelli dei giovani con oltre 3,5 milioni di stream sulle piattaforme. Il nuovo singolo Solow si aggiunge alla tracklist di Sono io, l'ultimo album di inediti dell'artista, che per l'occasione sarà pubblicato per la prima volta in una versione fisica in vinile.

Qui sotto, abbiamo il piacere di ospitare un intervento di Wrongonyou, che in occasione dell'uscita del nuovo singolo ha scritto un pezzo per il nostro sito...

"La solitudine che spesso ci spaventa, che ci fa sentire insicuri e ci porta alle volte a frequentare gente sbagliata solo per paura di non far parte di un "qualcosa"; perché spesso è più facile mettere a tacere il nostro io con i rumori che provoca il mondo esterno, anziché fare i conti con esso.

Solow (così giù), potrebbe sembrare apparentemente una canzone divertente ma in realtà non lo è. Questo brano tratta di quanto sia importante stare bene prima con se stessi e poi con gli altri. A volte, pur di non stare soli, ci affidiamo alle persone sbagliate: narcisisti che penetrano dentro di noi facendo leva sul nostro disperato bisogno di "essere accettati" e nel bisogno costante di sembrare qualcosa o qualcuno che conti e che valga. Ma la verità è che ognuno di noi ha il suo valore e di questo dobbiamo rendercene conto senza cercare qualcuno che ce lo venga a dire. Le persone danno per scontate noi "persone sensibili", ma noi non diamo per scontato il prossimo: questo è quello che intendo nel verso "mi chiudi il telefono in faccia, perché sai che richiamerò".

Certo, a volte per capire tutto questo abbiamo bisogno dell'aiuto di qualcuno: un vero amico - un parente o uno psicologo - ma secondo me il primo passo dobbiamo farlo noi e quindi, con fermezza e con uno sguardo positivo rivolto al futuro, dirsi da soli che "Imparerò a star bene da solo".

Da sempre sono molto attaccato alla figura dell'orso e all'immaginario che rappresenta: siamo entrambi di statura importante, ci piace la montagna e il salmone crudo ad esempio. Ecco, l'unica cosa che invidio tantissimo all'orso è l'essere in grado di stare da solo per periodi lunghi, senza mai aver bisogno di niente e nessuno, conta solo su se stesso.

Una solitudine che ha modo di essere raccontata anche sotto un'altra veste: quella che a causa dell'emergenza sanitaria in corso, stanno vivendo molti luoghi di ritrovo, di scambio sociale e culturale. Ho infatti scelto di girare una live session di Solow al Circolo Magnolia, luogo simbolo della vita sociale e culturale di Milano, sede ormai da anni del MI AMI, un festival musicale amatissimo dove mi sono esibito più volte".

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Gianni Poglio