Mario Biondi Natale
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Musica

Mario Biondi: This Christmas Time è il suo nuovo classico di Natale

La canzone, che rilegge in chiave natalizia la hit This is what you are, fa parte della nuova edizione digitale del fortunato album Mario Christmas, certificato doppio disco di platino

Gli album natalizi "classici", come quelli di Bing Crosby, Frank Sinatra ed Elvis Presley, sono ancora oggi inarrivabili per calore e per intensità, ma negli ultimi vent'anni sono stati pubblicati album di grande valore, che possono essere tranquillamente essere considerati dei nuovi classici di Natale. Per quanto riguarda i nomi internazionali, non c'è dubbio che il dominatore assoluto del periodo natalizio sia diventato ormai Michael Bublé che, con il suo godibileChristmas (pubblicato per la prima volta nel 2011 e aggiornato con tre nuovi brani nel 2012), ha venduto quasi 10 milioni di copie, mentre in Italia l'album natalizio più fortunato è Mario Christmas di Mario Biondi, pubblicato nel 2013 e certificato doppio disco di platino. A sette anni di distanza dalla sua uscita, Biondi torna a cantare il Natale nel brano This is Christmas Time, remake natalizio della sua hit This is what you are, in radio e in digitale dall'8 dicembre. Mario, che è anche produttore del brano, interpreta il testo rivisto in chiave natalizia da Nick the Nightfly, mentre la musica della sua storica hit internazionale è stata nuovamente incisa insieme alla sua band con l'aggiunta di inconfondibili elementi d'atmosfera come il tintinnio delle sleigh bells e i cori delle sue figlie, Marica e Zoe. This is Christmas Time è disponibile sia come singolo che nella riedizione solo digitale di Mario Christmas, ormai un classico delle festività natalizie.

Biondi deve molto a This is what you are, la canzone che ha lanciato la sua carriera. Il brano era stato pubblicato già nel 2004 con lo pseudonimo di Was-A- Bee. This is what you are entra a far parte di numerose compilation dance, ma il salto di qualità avviene quando il brano arriva nella top ten dei brani più trasmessi da Norman Jay nel suo programma cult in onda sulla BBC Radio. La canzone ha fatto da traino al suo album di debutto Handful of soul, realizzato insieme a The High Five Quintet, cocktail ben riuscito di rhythm & blues, soul, swing e jazz, in cui si alternano brani originali e cover del repertorio soul americano meno inflazionato. Una scelta ripetuta, per certi versi, anche in Mario Christmas, che non è la solita raccolta con le canzoni natalizie che tutti conosciamo a memoria. Il cantante ha ripescato un classico "minore" del Natale come la magnifica This Christmas di Donny Hataway, una delle voci soul più belle di sempre (classificato dalla rivista Rolling Stone al numero 49 tra i 100 migliori cantanti), ma poco conosciuto in Italia, dove la musica black è sempre rimasta di nicchia. This Christmas, scritta dallo stesso Hataway insieme Nadine McKinnor, è la prima canzone natalizia composta da un afroamericano.

Interessante anche la scelta di riproporre Driving home for Christmas di Chris Rea, trasformata in un irresistibile brano jazz-disco, che evoca atmosfere in stile Studio 54, con la pista da ballo illuminata dalle luci stroboscopiche. Incisa nel 1986, Driving home for Christmas è stata pubblicata da Rea come singolo, ispirato da un viaggio insieme alla moglie, a bordo di una Mini, da Londra a Middlesbrough. Assai riuscite anche le interpretazioni di due splendide canzoni d'amore come Close to you di Burt Bacharach e After the love has gone degli Earth Wind & Fire, che nel disco duettano insieme al crooner catanese. Uno dei momenti più divertenti dell'album è sicuramente la curiosa rilettura in chiave jazzata diLast Christmas degli Wham, uno dei pochi classici del Natale incisi negli ultimi quarant'anni. Al posto della voce acuta e suadente di George Michael troviamo il vocione baritonale di Mario Biondi, che è stato fin troppe volte paragonato a quello di Barry White, anche se timbricamente è più accostabile ad altre due grandi voci black del passato, quelle di Isaac Hayes e di Lou Rawls. In Mario Christmas spiccano, inoltre, due godibili brani originali, la ballad My Christmas baby(the sweetest gift), con un refrain soul di grande impatto emotivo, e la delicata Dreaming land, composta insieme al pianista jazz Paolo Di Sabatino, quasi un sogno utopico di amore universale in chiave jazz.
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Gabriele Antonucci