africa unite 40 anni di reggae
Bunna e Madaski degli Africa Unite - Ufficio stampa
Musica

Africa Unite: 40 anni di reggae

Lo storico gruppo italiano celebrerà l'anniversario l'11 maggio con un concerto live in streaming su Bandcamp

Gli Africa Unite sono il reggae italiano. Da quarant'anni. Lo dicono la qualità dei loro dischi e delle centinaia di concerti in Italia e non solo. Sono un anniversario importante 40 anni di musica, e gli Africa Unite lo celebreranno l'11 maggio, il giorno della morte di Bob Marley, con un concerto live in streaming su Bandcamp (questo il link per acquistare i biglietti)

Durante il live presenteranno alcuni dei brani storici del loro repertorio e le nuove versioni dell'album People Pie (1991) che hanno completamente ri-registrato e re-interpretato in questi mesi di isolamento e che, a partire da maggio, saranno ripubblicate da Believe sulle piattaforme di streaming e digital store insieme a Mjekrari (1987) e 'Llaka! (1987), i primi due album della band. Seguirà la pubblicazione digitale del repertorio mai distribuito digitalmente.

Qui sotto, abbiamo il piacere di ospitare un intervento di Bunna, il vocalist della band che in occasione di questo anniversario ha scritto un testo per il nostro sito.

Quando abbiamo cominciato a duplicarci le cassette e ad ascoltare il reggae, io e Madaski, non avremmo mai pensato che da quegli ascolti potesse nascere una passione così forte per quella musica e tantomeno avremmo potuto immaginare che quello che era il nostro sogno di ragazzi del liceo si sarebbe potuto trasformare in un progetto che, oggi, compie quarant'anni ed è ancora vivo e vegeto. Ma così è andata e quindi siamo qui a farci gli auguri per aver raggiunto questo, non usuale, traguardo.

Dobbiamo ringraziare noi stessi per averci creduto, per aver continuato, nel tempo, a considerare questo progetto la nostra cosa più importante. E anche se, sia io che Madaski, ci siamo presi la libertà di dedicarci anche ad altre situazioni "parallele", siamo sempre tornati alla base portando all'interno della musica degli Africa Unite tutte le esperienze fatte "fuori casa".

Dobbiamo ringraziare di aver vissuto gli anni 90, periodo fortunato per la musica italiana. Momento in cui la musica autoprodotta che parlava di rivoluzione, di centri sociali, dell'importanza di essere coerenti con le proprie radici, il proprio linguaggio e la propria cultura, ha vissuto un momento particolarmente fortunato.

In quel momento storico è cresciuta molto l'attenzione verso tutto quel sottobosco musicale che proponeva musica di contenuto, musica che, per un periodo sembrava potesse sostituirsi alla musica leggera che fino ad allora, nell'immaginario comune, era praticamente l'unica che di solito veniva associata all'Italia. C'era interessamento da parte delle etichette discografiche che vedevano del potenziale in quei gruppi e quelle produzioni "alternative", c'era curiosità da parte del pubblico che si riconosceva in un certo tipo di sonorità e messaggio e per questo motivo affollava i locali e i centri sociali anche oltre la loro capienza.

Ci si sentiva tutti parte di una rivoluzione che aveva come colonna sonora le canzoni dei 99 Posse, dei Casino Royale, degli Afterhours, e degli stessi Africa Unite. È stato quello il momento in cui abbiamo forse registrato il record di concerti fatti in un anno più di centotrenta. Ma la cosa importante, che non dimentichiamo mai, è ringraziare il nostro pubblico quello che ci ha seguito e continua a seguirci e supportarci negli anni.Senza di loro questo viaggio, lungo quattro decadi, non sarebbe stato possibile.

Adesso siamo qui, dopo aver lavorato ad un disco nuovo ed a un remake di un disco di trent'anni fa (People Pie), a preparare un live in streaming, che faremo l'11 maggio su Bandcamp. Non sarà un concerto come quelli che noi e il nostro pubblico siamo abituati a "vivere" ma è l'unica possibilità che questo periodo ci offre. Ma, al di là di tutto, siamo molto contenti e grati nel vedere la nostra fan base rispondere in modo così tempestivo e massiccio alla nostra richiesta di supporto, comprando il biglietto per questo live, in questo momento molto delicato per tutto il settore della musica e dell'arte in generale.

Nell'attesa di rincontrarci ad un concerto "vero", promettiamo loro che ci metteremo tutta la passione e l'energia ha sempre caratterizzato i nostri concerti.

1Luv!!!

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Gianni Poglio